- L’idea è nata in occasione dell’80° anniversario dell’istituzione della Provincia, un’opportunità speciale per riprendere la pubblicazione della testata “Informazioni”.
La rivista, già periodico del Centro di catalogazione dei Beni culturali, si ripresenta con il coordinamento scientifico di Fulvio Ricci e un comitato scientifico di redazione formato da Alfio Cortonesi, Luciano Osbat, Simona Rinaldi, Luciano Santella e Pietro Tamburini.
E domani alle 16, nella sala conferenze di palazzo Gentili, sarà presentata dal presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, il direttore generale Luciano Dottarelli, il Magnifico rettore dell’Università della Tuscia Marco Mancini e lo stesso Ricci.
“Informazioni”, ovvero un’eredità raccolta in maniera innovativa, dopo l’interruzione del 2002. “Nei precedenti 25 anni di attività dice il presidente Mazzoli si era conquistata uno spazio di notevole prestigio, contribuendo alla crescita sociale e culturale del territorio.
Oggi questo patrimonio di saperi è stato ripreso dall’Ufficio documentazione e valorizzazione delle risorse territoriali, recentemente istituito come strumento operativo della presidenza allo scopo di collaborare con enti ed istituti di conoscenza, ricerca e tutela. Questo, con un occhio particolare rivolto all’Università della Tuscia e alle Soprintendenze”.
Il logo della Provincia in alto al centro, sul lato destro il nome della testata, con una grande foto della croce astile nella chiesa di San Salvatore a Farnese. Il tutto su sfondo rosso: questa la copertina.
Tra gli argomenti sviscerati nella prima tappa del ritorno, la Provincia dalle premesse all’istituzione, gli insediamenti sommersi nel lago di Bolsena, l’archivio diocesano del capoluogo, scienze del legno nella Tuscia tra arte, archeologia e ambiente. Poi approfondimenti e curiosità, come ad esempio la prima circolare ottocentesca sul restauro dei dipinti, o la “Croce dei Morticini” nella chiesa di San Salvatore a Farnese.
Una serie di articoli impreziositi da foto anche storiche, come quella di palazzo Gentili datata 1935. “Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto conclude Mazzoli anche perché è stato arricchito dall’intervento di prestigiosi docenti dell’Ateneo viterbese. Crediamo che attraverso il ritorno di questa rivista, riveduta e corretta, abbiamo fornito un buon servizio ai cittadini”.