|
Il presidente Fraticelli
Copyright Tusciaweb |
- Talete, Il tribunale accoglie il ricorso presentato dalla Provincia
La Provincia ha vinto il ricorso presentato dopo la riunione dei sindaci in cui furono eletti il nuovo consiglio d’amministrazione e il collegio dei revisori. Il tribunale ha dato ragione a palazzo Gentili.
La Provincia poteva votare esprimendo il 14 per cento delle quote e non il dieci, com’è stato.
Cambiando decisamente gli equilibri. In quell’occasione, infatti, i sindaci di centrosinistra abbandonarono la riunione e la votazione avvenne solo con i rappresentanti del centrodestra.
Il Tribunale di Viterbo, con provvedimento del 27 maggio 2008, ha sospeso l’efficacia delle deliberazioni impugnate dalle Provincia di Viterbo contro Talete.
In sostanza il giudice del Tribunale di Viterbo ha accolto il ricorso presentato dalla Provincia contro Talete spa. “Dopo l’assemblea dei soci di novembre dice il presidente Alessandro Mazzoli - in cui è stato rinnovato il cda, lo statuto ed è stata approvata la ricapitalizzazione della società, la Provincia ha deciso di impugnare quegli atti.
In quel passaggio chiedemmo di rimandare la decisione per giungere a una unitaria. Così però non fu e venne eletto un cda senza la presenza dell’ente di Palazzo Gentili. Tra le motivazioni continua - portate davanti al giudice del Tribunale di Viterbo anche l’interpretazione relativa alle quote di capitale sociale detenute dall’ente.
Durante l’assemblea di novembre infatti fu detto che la Provincia nonostante pagasse quote per il 14% poteva esprimersi solo per il 10%, così come prevedeva lo statuto. Il giudice ha però contestato questa interpretazione. Stabilendo che la Provincia aveva diritto di voto per il 14%”.
Il senso del nostro ricorso risponde a una necessità non di scontro ma di difesa delle prerogative dell’ente. La provincia aveva visto sottratte parte del proprio capitale sociale e quindi del proprio peso all’interno dell’assemblea dei soci. Una questione, quindi, di dignità dell’ente”.
Sono 51 i punti dichiarati illegittimi dal Tribunale. Tra cui quello che riguarda il presidente del collegio sindacale di Talete, che non poteva presiedere ne l’assemblea dei soci ordinaria ne quella straordinaria.
“Ora è necessario ridefinire l’assetto societario di Talete spiega Mazzoli - per dare nuovo impulso al servizio idrico. Mi auguro che possa essere fatto in maniera unitaria, nominando un nuovo cda che sia espressione di tutti i soci, che sia così in grado di mettere in moto i servizi necessari.
Questo pronunciamento ci mette nella condizione di fare quello che in questi giorni tutti ci eravamo proposti. Ovvero di eleggere un cda unitario. Per questo ritengo che inutili bracci di ferro possano essere dannosi alla società stessa e ai servizi per il territorio.
Il 3 giugno è stata convocata la conferenza dei sindaci e dovremmo lavorare conclude - anche alla nuova convocazione per l’assemblea dei soci, arrivando con una proposta unitaria per dotare Talete di un nuovo cda”.