Riceviamo e pubblichiamo - Le organizzazioni sindacali e rsa di Talete giudicano gravissima la situazione che si è volutamente creata nella Società.
In tutti questi mesi i sindacati di categoria e tutti i dipendenti hanno atteso invano che si risolvessero i problemi di ordine politico all’interno della Talete spa. L’alto senso di responsabilità dei sindacati di categoria, dei delegati e dei dipendenti non è servito a risolvere la guerra tra i sindaci che sono i soci di Talete.
Anzi, il nostro corretto comportamento è stato erroneamente percepito come un segnale di debolezza e ogni partito o sindaco si è messo in vetrina sui giornali per fare il picconatore verso Talete.
Visti i risultati negativi a cui si è arrivati, ci sembra del tutto evidente che i guastatori hanno avuto la meglio sugli edificatori. In tanti hanno detto che ai cittadini bisognava dare un Servizio Idrico Integrato pubblico ma poi sempre in tanti hanno lavorato per distruggere Talete.
In questi pochi mesi di vita della società, nessun partito o sindaco ha mai speso una parola a difesa dei lavoratori; nessun partito o sindaco ha mai pensato agli oltre 120 posti di lavoro che oggi sono a forte rischio. Ora diciamo basta alle continue incursioni barbariche di questo o quel partito, di questo o quel sindaco che hanno annichilito Talete solo per una subdola spartizione politica di poltrone.
E’ uno spettacolo deprimente quello che risulta leggendo le testate giornalistiche locali considerando poi che in questa guerra i sicuri perdenti sono i dipendenti tutti.
I Sindacati e i dipendenti domani, venerdì 30 maggio, decideranno le iniziative di mobilitazione e di lotta da intraprendere per difendere i posti di lavoro e per far uscire allo scoperto i responsabili di questo disastro occupazionale.
Infine si chiede al Prefetto di accelerare la convocazione ( già richiesta dagli scriventi sindacati di categoria e dalle Rsa di Talete ) del tavolo con tutti i soggetti istituzionali che gravitano intorno a Talete. Del resto, la drammatica situazione occupazionale che si sta venendo a creare crediamo richieda la massima attenzione ed il totale sostegno da parte delle istituzioni, Regione Lazio, Provincia di Viterbo e Comuni in primis.
Luigi Annesi Filcem Cgil
Giorgio Gigli Femca Cisl
Marco Pantò Uilcem Uil
Vittorio De Santis Ugl Energia