- Provincia: Emas per tutti gli assessorati. “L’ultimo consiglio provinciale spiega l’assessore all’Ambiente, Tolmino Piazzai - ha approvato all’unanimità l’estensione del sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS).
Un passo in avanti verso la sostenibilità ambientale”. Emas, infatti, è un riconoscimento che l’Unione europea attribuisce, tramite i suoi Paesi membri, a tutte quelle organizzazioni che volontariamente riescono a dimostrare il pieno adempimento ai requisiti riportati nell’apposito regolamento per l’eccellenza nella tutela ambientale.
Il processo della Provincia, avviato nel 2000 come caso sperimentale in Europa, ha visto in un primo tempo (2002) il riconoscimento assegnato al solo assessorato all’Ambiente e successivamente (2006) a quello all’Agricoltura. “La nuova decisione consiliare spiega Piazzai - mette in atto una diversa gestione ambientale della Provincia e del territorio, e rappresenta il coronamento di un processo che già nel 2007 vincolava altri tre assessorati nel percorso di registrazione europea”.
“L’obiettivo Emas aggiunge l’assessore coinvolge così l’intero ente, quale strumento di eccellenza ambientale riconosciuto dall’Europa per attestare l’efficacia dell’azione della Provincia, la trasparenza del proprio operato che coinvolge i cittadini in una logica di consapevolezza delle scelte avviate, e la credibilità del processo, assoggettato ad un duplice controllo: privato, da società specializzate e accreditate a livello europeo, e pubblico, direttamente dall’Agenzia nazionale per la Protezione ambientale”.
Con questo atto la Provincia di Viterbo ha approvato un cronoprogramma di interventi che coinvolgono tutti i settori fino al 2012, nel rispetto dei requisiti imposti dal regolamento europeo e finalizzati all’ottenimento del riconoscimento.
“Questo approccio alla mitigazione dei maggiori impatti ambientali aggiunge Piazzai - è indirizzato a una migliore gestione del territorio, dei beni ambientali e culturali, degli scarichi idrici civili e industriali, delle emissioni in atmosfera, del rumore, delle fonti elettromagnetiche, delle risorse energetiche, dei rifiuti, dell’uso delle risorse, della viabilità, delle emergenze”.
“I risultati attesi commenta sono il monitoraggio e la riduzione dei costi ambientali, la maggiore chiarezza nelle procedure amministrative e gestionali sui ruoli e sulle responsabilità in materia ambientale, l’accrescimento della cultura ambientale del personale, la riduzione dei conflitti ambientali nelle funzioni di programmazione e tra i diversi soggetti sociali, la ricerca di continui momenti di concertazione con i vari soggetti locali per migliorare l’attuale modello di sviluppo, incentrato sulla crescita economica e dell’occupazione coerentemente con la tutela delle risorse e la valorizzazione dei bellezze naturali locali”.
“A corollario continua l’assessore non bisogna dimenticarci dell’esigenza di identificare opportune risorse finanziarie per l’attuazione del processo, della resistenza interna ai cambiamenti, della difficoltà di applicazione delle normative ambientali in un continuo assetto riorganizzativo”.
Un servizio pubblico inteso quindi come prestazione da erogare attraverso una piena trasformazione informatizzata dei processi amministrativi, un servizio più vicino alle esigenze del cittadino.
“Su questo i settori della Provincia lavoreranno conclude Piazzai al fine di adeguare le proprie prestazioni, individuare sinergie per margini di recupero dei costi, promuovere al pubblico una maggiore informazione e comunicazione ambientale, costruire un apposito programma di intervento per l’intero territorio, quale strumento esecutivo di una diversa politica attenta al rispetto dell’ambiente e alla qualità della vita nella Tuscia”.