- “L'Amministrazione Comunale e l'Università della Tuscia sono state, sono e continueranno ad essere unite in una sinergia che permetta il definitivo sviluppo di Viterbo: non a caso, ormai, la nostra non è più soltanto conosciuta come città dei papi, ma è anche città universitaria”.
Questa la dichiarazione del dindaco di Viterbo Giulio Marini, informato dall'assessore ai Rapporti con l'Università, Marcello Meroi, della prosecuzione delle procedure avviate dall'ateneo viterbese per il reperimento di fondi da destinare al recupero del complesso dell'Istituto San Pietro, per il quale il Comune ha previsto un futuro “universitario”.
“Ho avuto un incontro con il Rettore Mancini”, ha detto Meroi, “nel corso del quale abbiamo affrontato le problematiche legate alla crescita dell'Ateneo e, in particolare, la situazione del complesso di San Pietro.
Sono stato informato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a seguito della progettazione presentata dall'Università, ha istruito una pratica con la quale l'ateneo potrà ottenere un finanziamento sulla quota dell' 8 per mille e continuare così il proprio fortunato percorso di inserimento nel tessuto non solo culturale, ma anche urbanistico, nelle parti più storiche e pregiate della città”.
Una specifica delibera del febbraio scorso aveva approvato le determinazioni inerenti una opzione biennale, finalizzata alla successiva concessione del complesso all'Università della Tuscia, che aveva manifestato il proprio interesse verso la struttura, proponendone l'utilizzo quale sede della facoltà di Conservazione dei Beni Culturali.
La concessione dell'opzione biennale è determinante per permettere all'Ateneo di ottenere idonei finanziamenti da utilizzare per il completo restauro del complesso. San Pietro è infatti attualmente in grave stato conservativo.
“Ancora una volta, comune e Università opereranno congiuntamente,“ ha concluso Marini, “ in un percorso che continua con successo dopo le operazioni di recupero del complesso di S.M. in Gradi e del San Carlo e che testimonia lo stretto e costante rapporto di collaborazione tra i due Enti.”