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- Rumeno in manette per sequestro di persona, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, arrivato in Italia da poco, dopo aver picchiato per alcuni giorni la moglie rumena, le aveva sottratto il passaporto ed una cospicua somma di danaro nonché le chiavi di casa, impedendole di fatto di uscire dalla propria abitazione, a Viterbo in via della Bontà.
La donna però, nel pomeriggio del 30 aprile, con una scusa, è riuscita ad accompagnare l’uomo presso un’agenzia di viaggi e, una volta all’interno di un vicino bar, nonostante la presenza del coniuge, è riuscita ad attirare l’attenzione della cassiera alla quale ha mostrato i segni delle percosse e riferito il proprio domicilio, allontanandosi subito dopo con il marito.
La cassiera ha subito avvertito il 113 che ha provveduto ad inviare sul posto un equipaggio di una Volante, a cui è stata riferita la vicenda.
Gli uomini della Polizia, sulla scorta di quanto acquisito, si sono portati presso il domicilio della donna e una volta all’interno dell’appartamento, hanno potuto appurare gli evidenti segni di percosse sul corpo della stessa, madre, tra l’altro, di un bimbo di 3 anni.
La donna in sede di denuncia ha riferito di essere stata prigioniera del marito che le impediva di avere contatti con l’esterno, anche con percosse e violenza.
L’uomo, M.M.R, di 37 anni, subito accompagnato in Questura, dopo le formalità di rito, è stato arrestato per sequestro di persona, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia e rinchiuso a Mammagialla, a disposizione dell’autorità giudiziaria.