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Le drammatiche immagini dell'atto di bullismo
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Il momento in cui vengono incendiati i capelli della vittima
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- Il 3 4% dei ragazzi è affetto da disturbi della condotta e della personalità, disturbi che spesso rappresentano il campanello d’allarme per comportamenti più gravi come il bullismo.
A riferirlo è Filippo Muratori, neuropsichiatra infantile all'università di Pisa Filippo Muratori, commentando l'episodio di bullismo a Viterbo in cui ragazzini hanno bruciato i capelli a un coetaneo.
Più genitori si rendono conto di questo grave fenomeno.
"Sempre più famiglie osserva - si rivolgono allo psichiatra per segnalare e chiedere consigli sul comportamento da bullo dei figli”.
C’è più consapevolezza, ma non basta.
“Il più delle volte continua Muratori - si aspetta che la situazione raggiunga livelli estremi prima di chiedere un aiuto. Invece, a scuola come in famiglia, si dovrebbe prevenire, prestando attenzione al comportamento dei ragazzi”.
Questo per capire in tempo atteggiamenti aggressivi verso loro coetanei.
Quindi agire. “Affrontando il problema in maniera chiara sostiene - non puntando solo a punire”.
Come va “catalogato” l’atteggiamento da bullo?
“E’ da considerare - osserva Muratori - come un comportamento patologico che è legato al mancato controllo degli impulsi e si manifesta in forme violente non fisiologiche.
Non è una patologia mentale conclamata, piuttosto un forte disturbo della personalità che quasi sempre è preceduto da segnali premonitori”.