Riceviamo e pubblichiamo - Dopo circa un anno dalla presenza sindacale presso la Casa di riposo Rsa Myosotis di Bomarzo, ormai quale unica organizzazione sindacale, abbiamo più volte tentato di istaurare un rapporto di costruttiva collaborazione con la direzione, tuttavia dobbiamo prendere atto che tutto è stato inutile.
Turni di lavoro stressanti che non garantiscono una adeguata assistenza ai degenti
Personale che nel turno notturno è stato costretto ad abbandonare il posto di lavoro per riempire taniche di gasolio onde consentire il funzionamento dell’impianto di riscaldamento.
Operatori che, dopo quattordici ore consecutive di lavoro, sono costretti anche ad ulteriore lavoro straordinario.
Sicurezza sul lavoro riferita alla tutela per la salute dei lavoratori lacunosa e che troppo spesso comporta patologie.
Carichi di lavoro che per la sua complessità e quantità non possono garantire la sicurezza di non incorrere in errori.
Continui ed ingiustificati provvedimenti disciplinari che sfociano in salate multe, a scapito dei lavoratori ed a beneficio della struttura sanitaria.
Pianta organica inaccessibile con presenza di probabili nominativi inesistenti presso la struttura, perché se così non fosse non si capisce la segretezza di un atto che tra l’altro dovrebbe essere di dominio pubblico.
Perenne malcontento tra i dipendenti, quanto meno tra i numerosi iscritti alla Ugl Sanità.
Vitto per i degenti di discutibile qualità anche dovuta al percorso che deve affrontare, tra l’altro senza garanzia del rispetto degli orari.
Insomma chi ne ha più ne metta. La Responsabile Legale della struttura con il suo atteggiamento sta continuamente peggiorando la situazione senza la minima intenzione di aprire una vera e costruttiva trattativa per la soluzione dei problemi.
È stato richiesto un ulteriore incontro per il 12 maggio, ed oltre ad aver proclamato lo stato di agitazione del personale, è stata indetta una assemblea per le ore 17 dello stesso giorno.
Egidio Gubbiotto
Segretario provinciale Ugl