Riceviamo e pubblichiamo - Forse per una volta viene sovvertito l’ordine naturale delle cose nel quale, solitamente, è il sesso forte che accorre in aiuto del sesso debole.
Ma noi quattro donne della Francigena, che lavoriamo in sede e che abbiamo quotidianamente contatto con tutti gli uomini, di tutti i settori e servizi che ingloba la società, ci sentiamo l’obbligo morale di spezzare una lancia in favore dei nostri colleghi autisti.
Colleghi che, a nostro avviso, sono stati ingiustamente demonizzati in toto come una categoria di ignoranti, cafoni e prevaricatori del sesso femminile
Interveniamo per ricondurre le cose nella giusta dimensione e far ritornare la serenità d’animo ai lavoratori interessati ed alle loro rispettive famiglie.
La nostra convivenza lavorativa con i colleghi, che va da un minimo di 4 anni a un massimo di 21 anni di anzianità di servizio, e le nostre esperienze quotidiane ci portano ad affermare che tutti gli uomini che operano all’interno della Francigena adottano, nei confronti di noi colleghe, un comportamento molto rispettoso nei nostri riguardi.
Stando molto attenti al frasario e non lasciandosi mai andare a battute pesanti in nostra presenza e se, talvolta, questo può accadere perché non ci hanno visto, ci chiedono immediatamente scusa.
Ci gratificano con mille piccole attenzioni, dall’aprirci la porta al nostro passaggio al complimento garbato e senza secondi fini.
A volte ci fanno sorridere con la loro galanteria, ma nessuno si è mai permesso di andare oltre.
Possiamo parlare di tutto con loro: lavoro, casa, mutuo, giardinaggio, salute e quanto altro rientra in un normale rapporto lavorativo.
Di alcuni di loro conosciamo addirittura le famiglie: mogli, figli, nipotini oppure fidanzate e conviventi. Abbiamo condiviso i momenti di gioia, come i fidanzamenti, i matrimoni e le nascite di bimbi e nipoti e ci siamo rattristati con loro per i lutti e le malattie dei familiari.
Non vogliamo aggiungere altro, perché non c’è bisogno di dire altro: nessuno è perfetto, sia ben chiaro, ma siamo tutti perfettibili.
Questa è comunque la nostra realtà.
E' quello che viviamo quotidianamente lavorando gomito a gomito insieme a loro, giorno dopo giorno, mese dopo mese ed anno dopo anno e tanto dovevamo rendere loro per tutte le piccole, grandi, mille attenzioni che giornalmente ci danno.
Le lavoratrici donne della Francigena
Daniela Calandrelli
Luisa Giuffrè
Antonietta Leonardi
Giada Scarselli