- Tra parole e musica, la Provincia ha fatto festa all’Europa.
Questa mattina, in una sala conferenze gremita, si sono svolte le celebrazioni per ricordare il 9 maggio del 1950 quando Robert Schuman, ministro francese degli Affari esteri, pronunciò la dichiarazione passata alla storia per aver gettato le basi dell’Unione europea.
Ad aprire la manifestazione, di fronte a numerose autorità, ai dirigenti scolastici e agli studenti dei licei viterbesi, l’assessore alle Politiche comunitarie, Angelo Cappelli. “Ventitrè anni fa ha dichiarato - veniva istituita la festa dell’Europa per richiamare alla memoria il maggio del 1950, quando il ministro Schuman pronunciò il discorso a cui fece seguito la creazione della Ceca - Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, che riuniva l’Italia, la Francia, la Germania e i tre Paesi del Benelux (Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) primo nucleo dell’Ue”.
“Parlare d’Europa è parlare di giovani ha detto Cappelli Oggi abbiamo organizzato questo momento di riflessione per capire cosa possiamo fare, come possiamo diventare protagonisti di un’Europa allargata, che grazie all’integrazione sta vivendo un lungo momento di pace come mai avvenuto prima. L’Europa è sinonimo di solidarietà, di apertura mentale ad accogliere gli altri, chi è diverso da noi. E’ qui che è il futuro dell’Europa e dei giovani”.
Quindi, l’intervento di Mazzoli che ha chiesto ai presenti di osservare un minuto di silenzio per i trenta anni dalla scomparsa di Aldo Moro, per poi parlare di Europa. “Quello di oggi è uno degli appuntamenti più importanti promossi dalla Provincia. Vogliamo ripercorrere ha affermato il presidente le origini del percorso di unificazione europea che ci ha portato fin qui. Le intuizioni sull’Europa unita nascono perché all’indomani delle due Guerre mondiali qualcuno ha iniziato a lavorare affinché tali barbarie non si ripetessero mai più, costruendo le istituzioni necessarie a una pacifica convivenza”.
“Alla base dell’Europa ha ribadito c’è una scelta chiara e definitiva di pace, democrazia e convivenza nel rispetto delle diversità. Considerando poi gli sviluppi futuri degli equilibri mondiali, con le economie emergenti che segnano aumenti del Pil superiori ai nostri, dobbiamo imparare a ragionare come parte dell’Europa e non più come singole nazioni e singoli popoli. Il futuro sta nell’Unione europea”.
A seguire, la firma del protocollo d’intesa tra la Provincia e Europe Direct Lazio. A siglare il documento per la promozione delle politiche comunitarie sul territorio sono stati il presidente Alessandro Mazzoli e Carlo Perone Pacifico, presidente del centro di informazione della Commissione Europea. Perone ha anche presentato la sede della struttura attiva da dieci anni alla Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia, a cui i cittadini, soprattutto i giovani, possono rivolgersi per ottenere chiarimenti e materiale utile a conoscere meglio l’Ue.
A prendere la parola sono poi stati Agata Severi, dirigente scolastico del liceo ginnasio “M. Buratti” di Viterbo, e Paolo Acunzo, conferenziere nominato dalla Commissione europea.
Le celebrazioni si sono chiuse con il “Concerto per l’Europa”, a cura dell’orchestra “Le metamorfosi musicali”, diretta dal maestro Marco Taschini, che ha eseguito l’inno europeo “Inno alla gioia” di Ludwig Van Beethoven quindi quello italiano e degli altri ventisei Stati membri dell’Unione europea.