Viterbo - Ronciglione - Liceo scientifico Meucci
Soppressione delle classi, sit in di protesta degli studenti
10 marzo 2008 - ore 18,50
Riceviamo e pubblichiamo - Gli alunni ed i genitori delle classi terze del liceo scientifico “Meucci” di Ronciglione sono in subbuglio da quando, alcuni giorni or sono, si è diffusa la notizia secondo la quale la definizione delle dotazioni organiche di istituto, trasmessa dal dirigente reggente ( il liceo nel corrente anno non possiede un dirigente titolare ) alla direzione generale dell’ufficio scolastico regionale, comporterebbe la soppressione di una sezione delle classi quarte per il prossimo anno scolastico 2008/2009.
Oggi i ragazzi delle terze classi hanno quindi deciso di attuare un sit-in di protesta di fronte all’ingresso della scuola per far conoscere a tutti quanto sta accadendo all’interno dell’istituto, con distribuzione di volantini ed esposizione di manifesti.
Da questa protesta democratica è scaturito uno sciopero in piena regola che ha lasciato le aule deserte, ha intasato le vie centrali di Ronciglione, con conseguente blocco del traffico e rappresentanza degli studenti poi ricevuta dal sindaco per essere informato su quanto sta accadendo.
Nella loro azione i ragazzi hanno il pieno supporto dei genitori, decisi ad ottenere la convocazione del consiglio di istituto per avere chiarimenti e notizie dettagliate in relazione al contenuto delle decisioni prese dall’istituto ed all’iter decisionale seguito.
Non risulta difatti che a tale organo di indirizzo e programmazione dell’attività scolastica sia stata richiesta l’indicazione dei criteri generali relativi alla formazione delle classi, come invece prevede espressamente la legge vigente.
L’intera vicenda, se confermata, minaccia inoltre di suscitare anche la reazione del corpo docente e delle relative rappresentanze sindacali, ciò in considerazione delle ovvie ricadute occupazionali derivanti dalla programmata soppressione di alcune classi.
Di certo il silenzio che ha finora coperto l’intera vicenda non può non suscitare sospetti ed alimentare ulteriori dubbi in questi giovani che ritengono di avere tutto il diritto di conoscere per tempo, al fine di poter condividere, e magari concordare, scelte determinanti per il proprio futuro scolastico.
Una rappresentanza dei genitori degli alunni