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-“In riferimento alla nota stampa con la quale il consigliere provinciale Francesco Battistoni ha richiamato l’attenzione sullo stato dei siti archeologici, sono abituato a valutare sempre positivamente sollecitazioni del genere e a dialogare sui fatti, senza polemiche, delle quali alla gente poco importa”.
Così l’assessore alla Cultura della Provincia, Renzo Trappolini, in risposta all’esponente di Forza Italia.
“Quindi, ripeto quanto detto in consiglio provinciale continua - e cioè che il problema, non solo della manutenzione ma della fruibilità, è complicato dalla sovrapposizione in materia di competenze di più soggetti pubblici, in particolare la Sovrintendenza, e di diritti di privati, oltre che dalla assoluta carenza di fondi adeguati in capo a tutti gli operatori interessati”.
“Aspetto felice è, invece, l’attività di numerose associazioni di volontariato le quali gratuitamente studiano, operano e sono pronte ad assumersi oneri in prima persona”.
Un dato, questo, nel quale l’assessore confida e che può aiutare a raggiungere qualche obiettivo.
“Perciò, con i miei bravi collaboratori dell’assessorato alla Cultura - aggiunge Trappolini - ci siamo adoperati per ottenere l’adesione della Sovrintendenza ad affidare a due importanti associazioni locali, l’Archeotuscia e la sezione viterbese del Gruppo Archeologico Romano, il GAR, la manutenzione e la gestione della necropoli rupestre di Castel d’Asso.
Lo scioglimento del consiglio comunale di Viterbo ha impedito che fosse sottoscritta la relativa convenzione, già valutata favorevolmente all’unanimità dalla commissione consiliare Cultura di Palazzo Gentili, che coinvolge la proprietà e il municipio competente. Ci attiveremo ora con il commissario governativo”.
Quanto alle risorse finanziarie, “magari la situazione di bilancio potesse consentirci di destinare al problema altri 70mila euro, come proposto dalla minoranza. Pur essendo sempre pochi - nota Trappolini - si sarebbero aggiunti ai 30mila che ho fatto stanziare in un apposito capitolo e che, anche in relazione all’andamento della convenzione, potrebbero essere aumentati in corso d’anno”.
In precedenza, avevamo fatto “diventare moneta sonante l’attesa del finanziamento regionale per 100mila euro destinati a Poggio Giudio che, quando diventai assessore, mi fu detto essersi smarrito nelle pieghe degli iter burocratici regionali”.
Infine, per il cartello pubblicitario posto da privati sotto quello indicante il sito di Poggio Giudio, il consigliere Battistoni sa che, proprio mentre lui ne riferiva in consiglio, senza indugio, telefonicamente davo disposizione agli uffici perché si avviasse il procedimento per farlo togliere”.
“Quanto sopra - conclude Trappolini - per doverosa precisazione e conferma di un impegno che, pur grande ed esteso, sarà purtroppo sempre inadeguato rispetto alle esigenze, anche per carenza di poteri determinanti della Provincia in materia”.