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Ugo Sposetti
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Sposetti con Donatella Ferranti
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- Tutti per Ugo, Ugo per tutti. Nel giorno del gran debutto, il Partito democratico schiera i pezzi da novanta.
Nella sala conferenze della Provincia a incoraggiare Sposetti candidato sindaco ci sono tutti. Marrazzo, Mazzoli (presentatore per caso), Brachetti (nel Pd per caso), Donatella Ferranti (capolista non a caso), Parroncini, e Fioroni arrivato in ritardo (guarda caso).
In sala duecento ad ascoltare e ad applaudire (se il caso) e fuori, di fronte al minischermo, altrettanti.
Hanno parlato tutti. Dal presidente della Regione, che ha detto a chiare lettere: vincere si può. E a suffragio di questa tesi è ritornato indietro di tre anni, quando incontrò al teatro Unione il giovane candidato alla Provincia Mazzoli, che di lì a poco sarebbe diventato presidente. Oggi c'è Sposetti. Con qualche anno in più rispetto a Mazzoli, ma solo anagraficamente.
“Perché come dice il ministro Fioroni chi come Sposetti è determinato e ha voglia di governare, è giovane”. Sì a Sposetti, uguale sì all'aeroporto. “A Viterbo continua Fioroni l'aeroporto deve decollare. Ma se vince la destra, temo che lo scalo decollerà verso un'altra provincia”.
E mentre dentro i big si succedono sul palco, fuori si raccolgono le firme per le liste. Saranno due, quella del Pd e una civica. Ancora da definire, ma qualche novità oltre ai nomi già noti, c'è.
L'assessore provinciale Renzo Trappolini sarà capolista della civica che al suo interno vede anche Fabio Scalzini (Sdi), Roberto Talotta segretario Fials e Cardinali (Udeur). C'è anche Federica Di Gion.
Quella Pd, invece, vedrà come capolista Angelo Allegrini. Una scelta che premia la sua militanza politica e soprattutto il suo nome e cognome che iniziano per A. Il criterio scelto per l'assegnazione, infatti, è quello alfabetico.
Non ci sarà Sandro Mancinelli, ma Federico. Stesso cognome, ma nessun vincolo di parentela.
Grande assente Giulia Arcangeli, ma in lista c'è un suo affine: Andrea. La tradizione continua.
Poi diversi medici, tra cui il candidato sindaco per qualche ora Roberto Faggiani, Piacentini e Callea, unica eccezione del partito alla regola del doppio mandato.
In lista pure il vice presidente Eta Beta Alvaro Ricci e un candidato fuori stagione: si vota a Pasqua e il Pd candida Natale Saviano. Direttamente da Santa Barbara, c''è anche il dimissionario presidente del comitato Gens Città Nuova Fabrizio Fersini. Confermati gli altri già noti. Compreso Severo Bruno che ha deciso di candidarsi.
Tutti motivati dal loro “leader” Sposetti. “Ci aspetta una battaglia difficile ma non impossibile ha detto in Provincia rivolgiamoci con serenità a questa città, con le nostre idee, con l'ottimismo e la fiducia che derivano dalla serietà della vera condivisione dei problemi.
Non sarà facile per il centro destra coprire i fallimenti vecchi con promesse nuove”.