Riceviamo e pubblichiamo - Ieri gli studenti del liceo scientifico Meucci di Ronciglione si sono riuniti in assemblea straordinaria.
Erano presenti il sindaco di Ronciglione Massimo Sangiorgi, alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, il dirigente reggente Mario Becchetti e il vicepreside Luca Damiani.
All’ordine del giorno: la questione dell’accorpamento; l’eliminazione della prima classe di bilinguismo; l’ampliamento della sede di via Delle Vigne.
Fischi all’arrivo del preside, a dimostrazione del non consenso, da parte degli studenti, su come lo stesso ha gestito la situazione.
Becchetti ha controbattuto spiegando che l’iter da lui seguito era l’unico permesso dalla normativa che prevede il coinvolgimento delle Rsu e del consiglio d’istituto solo al momento della definitiva formazione dell’organico di diritto. La spiegazione non ha convinto.
Dopodiché è intervenuto il sindaco Massimo Sangiorgi che ha dato la sua totale disponibilità a qualsiasi futura iniziativa che possa risultare costruttiva.
Mentre il delegato alla scuola Domenico Bigi ha informato gli studenti del progetto relativo all’ampliamento del liceo, comunicando che per il diciotto marzo è previsto un incontro tra i tecnici provinciali e comunali per decidere come procedere alla realizzazione dell’opera.
Il vicepreside ha riportato l’attenzione sulla protesta di questi giorni e schierandosi dalla parte degli studenti ha dichiarato la volontà di non scendere a compromessi sul numero delle sezioni che devono rimanere sei.
Per quanto riguarda il punto all’ordine del giorno sull’eliminazione della prima classe di bilinguismo, il dirigente reggente ha parlato di pre-iscrizioni insufficienti a poter formare una classe e che gli undici ragazzi già iscritti potrebbero essere assegnati al piano nazionale di informatica, che costituisce l’altra classe sperimentale.
Grande il disappunto tra i presenti, i quali hanno cercato di spiegare che ogni anno a settembre gli iscritti sono sempre stati superiori di numero a quanto risultante dalle pre-iscrizioni; dare per non formata, già da adesso, la prima classe in questione, significa rinunciare a priori a qualcosa che caratterizza il liceo di Ronciglione.
I ragazzi, i genitori e il corpo docenti, a conclusione dell’assemblea, hanno dichiarato che nonostante il ripristino già da oggi della normalità didattica, continueranno a battersi per il mantenimento delle attuali trenta classi.
Gli studenti del Meucci