Riceviamo e pubblichiamo - Il vice presidente della giunta regionale, Pompili, ha risposto all’interrogazione, presentata dai capigruppo al consiglio regionale del Lazio Giuseppe Parroncini (PD) e M. Antonietta Grosso (PdCI), sull’abuso edilizio al Lido Camping e sulle accuse formulate da Equitani nei confronti dei funzionari della Regione Lazio.
Ciò che emerge è una dettagliata ricostruzione dei fatti che dimostra ancora una volta, semmai ce ne fosse il bisogno, l’assoluta imparzialità e la semplice applicazione della legge da parte dei funzionari regionali una volta accertato l’abuso della soc. ATI Srl all’interno del Lido Camping.
Salta certamente all’occhio la differenza di valutazione da parte della giunta regionale dell’operato dei suoi funzionari rispetto a quella effettuata dal sindaco Equitani nei confronti del responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Bolsena.
Mentre cioè la giunta regionale difende l’operato dei propri funzionari (che hanno agito, ribadiamo, semplicemente applicando la legge), Equitani arriva ad accusare il proprio tecnico di aver costruito documenti che la società di cui fa parte “riconosce come falsi”; ma non si ferma qui.
Il tecnico comunale suggerisce alla giunta di dare ad un avvocato urbanista l’incarico di difendere il comune contro il ricorso presentato dalla soc. ATI e la giunta non lo prende in considerazione affidando il caso ad un altro legale che, si legge nella delibera, gode della fiducia dell’amministrazione ma che, a tutt’oggi, non si sa in quante controversie abbia difeso il comune di Bolsena né con quale esito, dal momento che il sindaco Equitani si è riservato di rispondere per iscritto ad una interrogazione in merito presentata dal gruppo PdCI in consiglio comunale (risposta non ancora pervenuta).
La freddezza nei rapporti tra il tecnico comunale ed Equitani (ormai comunicano attraverso carta intestata) fa capire che il sindaco si è chiaramente irrigidito perché l’attività di controllo dell’ufficio tecnico ha toccato i suoi interessi privati, ma questo la dice lunga sul conflitto di interessi tra Paolo Equitani sindaco di Bolsena ed Equitani Paolo imprenditore turistico.
Quest’ultimo deve infatti ricorrere contro le decisioni del comune da lui amministrato mentre il primo, cioè sempre lui, deve cercare di difendersi (in maniera non particolarmente agguerrita, per la verità) dal ricorso dell’altro (ancora lui).
Roba da “uno e trino”, solo che non è il caso scomodare la religione per un abuso edilizio.
Ovviamente sarebbe stato il caso che Equitani si fosse fatto da parte, una volta presa la decisione di ricorrere al TAR contro le ordinanze del Comune da lui amministrato, ma evidentemente non ha ritenuto opportuno farlo, ingigantendo però il già palese suo conflitto di interessi in questa vicenda.
Adesso non resta che attendere il pronunciamento del TAR, tra pochi giorni, per conoscere gli sviluppi successivi di questa tragicomica telenovela.
Radames Petti
Capogruppo PdCI
Consiglio Comunale di Bolsena