Riceviamo e pubblichiamo - Che siamo in campagna elettorale lo si capisce subito leggendo l'intervento dei consiglieri Fortuna e Miccini. Dobbiamo ritenere che si tratti solo di un malcelato tentativo di apparire come i difensori dei cantieristi precari, altrimenti le loro affermazioni sarebbero (quelle sì!) da considerare alquanto “distratte”.
Cerchiamo di catturare nuovamente la loro “attenzione” e chiariamo che la competenza dei cantieri scuola dei Comuni spetta al loro assessore di riferimento, Giuseppe Picchiarelli, mentre quella relativa ai cantieri scuola della Provincia spetta all’assessore alle Politiche del Lavoro spetta all’assessore Stefano Di Meo.
Semplice “distrazione” o “scarsa conoscenza” della materia?
Ovviamente ciò non significa che l’assessore Di Meo (e l’intera amministrazione provinciale) non stiano pensando al destino degli altri cantieristi: tutt’altro, e lo dimostra anche il fatto che l’assessore Di Meo, su incarico del presidente Mazzoli, insieme alla dottoressa Aquilani e al direttore generale Dottarelli, si è recato a Roma per risolvere nel più breve tempo possibile la questione dei cantieristi in Provincia (a proposito, qualcuno ha visto l’assessore Picchiarelli il giorno del Consiglio Provinciale quando è scoppiato il caso?).
A Roma la straordinaria sensibilità (non cesseremo mai di sottolinearla) dimostrata in più di un’occasione dall’assessore regionale Alessandra Tibaldi ha permesso di risolvere almeno quel caso specifico, garantendo anche il suo ulteriore interessamento per quanto riguarda i Comuni.
Strano, stranissimo che adesso i due consiglieri la chiamino a rapporto quasi come fosse lei la responsabile di tutti i problemi.
Siamo in campagna elettorale, è vero.
Ma gli argomenti ai quali attingere per farla, soprattutto per un partito di comunisti, dovrebbero essere altri. E invece i due preferiscono attaccare, oltre al “solito” assessore Di Meo, la professionalità di una dirigente che al contrario, quanto a professionalità e conoscenza della materia, non ha niente da imparare da nessuno.
La Aquilani ha già dato prova in moltissime occasioni di competenza e professionalità e crediamo rappresenti una grande risorsa per tutte le amministrazioni, di qualsiasi colore politico siano.
Del resto gli stessi funzionari della Regione Lazio e la stessa assessora Tibaldi hanno riconosciuto come ineccepibili le sue deduzioni. Se i compagni di Rifondazione pensano di accaparrarsi qualche voto in più attaccandola, probabilmente, un po’ “distratti”, non hanno fatto i conti con l’intelligenza delle persone e degli elettori.
Le sorti dei lavoratori “precari” non sono appannaggio specifico di Rifondazione Comunista, ma stanno a cuore a tutta l’amministrazione provinciale, dirigenti dei settori compresi.
Un suggerimento però, anche se non richiesto, ci sentiamo di darlo ai compagni di Rifondazione.
I loro reiterati attacchi all’operato dell’assessore Di Meo sortiscono solo l’effetto di creare disagio e disorientamento nei compagni del PdCI e questo proprio in vista di una campagna elettorale che a livello nazionale ci vede militare in un’unica formazione, quella della “Sinistra l’Arcobaleno”.
Non vorremmo che questo loro atteggiamento porti i nostri militanti ad una sorta di “disimpegno” in campagna elettorale, per cui suggeriamo loro di riflettere molto e ponderare con estrema attenzione ogni uscita pubblica: ne potrebbe risentire il risultato elettorale della formazione stessa.
PdCI Federazione provinciale di Viterbo