- A dieci anni dalla sua nascita l’associazione “Eta Beta” di Viterbo consegue un traguardo importante con la stipula del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi con la Asl di Viterbo, in cui si riconosce e si rafforza la stretta e qualificata collaborazione con l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile.
“Si tratta di un risultato a cui stavamo lavorando da tempo dichiara Alvaro Ricci, vicepresidente dell’Associazione che premia la costanza, l’impegno e la competenza di tanti volontari che ogni giorno vivono le tante difficoltà e incertezze di un servizio così delicato.
Un risultato che ancora una volta sottolinea la vicinanza di tanti amici e delle istituzioni che anche nei momenti più difficili non ci hanno mai abbandonato”.
Sorta nel 1998 con lo scopo di offrire ai ragazzi in difficoltà una più ampia gamma di occasioni e opportunità rispetto a quanto possono dare da sole le istituzioni, nel corso degli anni l’associazione “Eta Beta” è divenuta a livello provinciale, e non solo, punto di riferimento imprescindibile per lo svolgimento di attività rivolte a ragazzi diversamente abili nei quali sono state riscontrate patologie che vanno dal ritardo mentale grave e medio, al lieve deficit intellettivo con difficoltà relazionali.
A caratterizzare l’opera svolta nel corso degli anni dai volontari di “Eta Beta” la centralità del ragazzo in difficoltà in quanto soggetto che ha diritto alla propria felicità e al pieno benessere, legando l’aspetto socio-assistenziale con quello terapeutico-riabilitativo.
Da qui attività che consentono ai ragazzi di vivere esperienze di conoscenza e di crescita creando un ambiente in cui si sentano a loro agio, facendo circolare liberamente le emozioni, consentendo la massima comunicazione e sperimentando il massimo grado di autonomia personale e sociale possibile.
Qualche esempio: le attività svolte al centro diurno socio-riabilitativo (attualmente ubicato nel quartiere S. Barbara di Viterbo in collaborazione con l’amministrazione comunale), i laboratori scolastici integrati con alunni in difficoltà e le loro classi, il laboratorio di teatro integrato, i progetti sportivi di scherma, vela, equitazione, calcetto, pallavolo, pallacanestro, i week-end turistico culturali.
“Alla base di tanto dinamismo spiega Alvaro Ricci la stretta collaborazione tra i volontari di Eta Beta e gli operatori di Neuropsichiatria infantile della Asl di Viterbo, avviata su iniziativa del compianto Giorgio Schirripa ancor prima della nascita dell’associazione, permettendo di raggiungere risultati insperati attraverso l’adozione di un nuovo modello di intervento basato sull’integrazione e sul benessere delle persone seguite”.
Ed è proprio la funzione complementare e non sostituiva del volontariato rispetto al lavoro degli operatori del servizio, ad aver offerto la possibilità di allargare la gamma delle occasioni, delle proposte, che vengono sperimentate con gli utenti, portando competenze e professionalità specifiche e consentendo di aumentare il numero di giovani che possono usufruire delle attività.
Il protocollo d’intesa siglato con la Asl di Viterbo si basa nelle sue linee guida sul rispetto del diritto all’educazione della persona, secondo le sue modalità di comunicare, di conoscere, di agire e di interagire e il suo modo irripetibile di essere al mondo significa offrire opportunità, attività, spazi, tempi diversi e diversificati, pensati apposta per lui e calibrati sulle sue possibilità, ma anche sui suoi interessi e sul suo modo di stare bene.
“SI tratta di un approccio aggiunge Ricci che mira a favorire e potenziare l’autonomia, la comunicazione e l’aspetto cognitivo in un contesto di gruppo e di integrazione nel quale la condivisione del benessere, del piacere e delle emozioni possa essere veicolo per poter raggiungere il livello massimo di autonomia e di comunicazione, percepiti e vissuti come mezzo per stare bene con se stessi e con gli altri, per conoscere e per apprendere.
Per noi è fondamentale che l’intervento indirizzato a soggetti in difficoltà coniughi gli aspetti educativi, terapeutici e assistenziali e si sviluppi attraverso interventi sinergici e integrati”.
Un impegno che in termini operativi si traduce per l’associazione “Eta Beta” in un’azione di volontariato che va porsi su un piano di complementarietà con la Asl per quanto riguarda gli aspetti metodologici e operativi.
In questo modo “Eta Beta” contribuisce in modo significativo alla realizzazione delle attività riabilitativo-assistenziali del centro Asl “Eta Beta” con proprie risorse economiche e immobili, reperite sia attraverso iniziative di solidarietà, sia mediante il sostegno da parte delle istituzioni pubbliche e private, ottenuto grazie al riconosciuto ruolo che l’Associazione riveste nel tessuto sociale.
Un esempio concreto è costituito dalla cessione in comodato gratuito dalla Provincia di Viterbo di alcuni locali della ex-colonia montana di S. Martino al Cimino per le attività del Centro diurno, ponendo fine a una situazione di precarietà che si protraeva da tempo.
Così come l’assegnazione di quattro alloggi ubicati nel centro storico da parte degli assessorati alle Politiche sociali e al Patrimonio del Comune di Viterbo, “consentendo presegue il vicepresindente di Eta Beta la realizzazione di quel progetto di case-famiglia pensato dal neuropsichiatra infantile Giorgio Schirripa, che vedeva proprio in questo la prosecuzione e il naturale completamento del processo di autonomia dei ragazzi e una risposta importante all’esaurimento delle risorse familiari, in presenza di patologie di particolare gravità”.
Dal canto suo la Asl s’impegna a contribuire alla spese di ordinaria amministrazione e manutenzione di questi immobili e a fornire il supporto economico all’associazione per la realizzazione di singoli progetti. In tutto questo il servizio di Nueropsichiatria infantile svolge un ruolo di titolarità. supervisione, responsabilità e programmazione delle attività, offre consulenza tecnico-scientifica e mette a disposizione il proprio personale come parte integrante per la realizzazione dei progetti.