- “Senza ricordi non hai futuro”.
Da questa convinzione, al tempo stesso motto della manifestazione, parte il progetto di predizione dell’Alzheimer voluto dall’Anap Confartigianato Persone.
Una campagna che si pone un obiettivo ben preciso: offrire un contributo importante alla ricerca su una delle più devastanti malattie degenerative della terza età.
Per farlo, l’associazione degli anziani e dei pensionati di Confartigianato ha coinvolto tutte le forze che quotidianamente combattono questa battaglia: la Federazione dei Medici Geriatri, la Croce Rossa ed il mondo accademico, in particolar modo il Dipartimento di scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma.
Ed il 29 marzo prossimo il progetto vivrà il momento di massima visibilità, quando nelle piazze di oltre sessanta città italiane verranno allestiti i gazebo informativi della manifestazione. L’appuntamento sarà anche a Viterbo con l’Anap territoriale impegnata nell’organizzazione della giornata.
È vero: “non possiamo operare nel prolungamento infinito della vita biologica”, ha di recente ammonito Papa Benedetto XVI nel riproporre il tema dei rapporti tra progresso scientifico e fede. Ne siamo consapevoli. Il nostro orologio biologico è comunque destinato a fermarsi: non siamo immortali.
“Sì, la medicina non potrà mai vincere la morte, ma può aiutare l’uomo a vivere bene fino all’ultimo dei suoi giorni” afferma, poi chiosando, dall’alto della sua conoscenza scientifica, l’eminente geriatra Vincenzo Marigliano, direttore del Dipartimento di scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma e presidente della F.I.Me.G. (Federazione Italiana Medici Geriatri).
La buona salute non è un merito di chi ne gode ma la sua tutela è un diritto naturale e la sua salvaguardia un dovere per chi ha avuto in dono una vita. La medicina è oggi in grado di aiutare ogni persona a raggiungere fino in fondo il proprio normale programma genetico, quello acquisito con la sua nascita.
La scienza va, quindi, in soccorso all’uomo e oggi essa ci permette di leggere cosa ci riserva il futuro in questo versante; ci consente di attuare la cosiddetta medicina preventiva.
Si può oggi conoscere il rischio individuale di sviluppare una certa malattia e mettere in campo le strategie per intercettarla prima della sua insorgenza, prima che si manifesti in modo irreversibile.
Il 29 marzo prossimo anche in una piazza di Viterbo si installeranno gazebo, presso i quali si potranno assumere tutte le informazioni in merito con la possibilità di effettuare corsi di formazione specifici.