Riceviamo e pubblichiamo - Come ex segretario provinciale dell’Udeur permettetemi di fare alcune considerazioni sul mio ex partito e sul mio futuro politico.
E’ innegabile che le recenti vicende giudiziarie e politiche che hanno interessato il segretario nazionale Clemente Mastella e l’ex segretario regionale del Lazio Marco Verzaschi, hanno prodotto un terremoto all’interno del partito con conseguente allontanamento di un folto numero di iscritti soprattutto nella nostra regione.
Tale situazione politica si è venuta a creare non solo per le vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici del partito, ma soprattutto per la gestione personalistica e familiare che purtroppo è stata sempre erroneamente perseguita nell’Udeur.
Da parte mia posso dichiarare, con rammarico, che l’esperienza politica da me maturata all’interno dell’Udeur provinciale di Viterbo è stata fallimentare.
I miei buoni propositi sono stati vanificati da una politica verticistica e piramidale atta a scavalcare regolarmente la segreteria provinciale ed esaltare il leader locale minimizzando le reali esigenze e richieste di gran parte degli iscritti e dei simpatizzanti operanti sul territorio.
L’attuale convergenza di quel che resta dell’Udeur verso la Rosa Bianca mi obbliga, per amor proprio e per il rispetto che nutro verso quei dirigenti ed amici ex-Udeur che hanno condiviso le mie idee, a prendere definitivamente le distanze da questo nuovo progetto politico e quindi dal gruppo “ Regino”.
Devo altresì prendere atto che gli autori di questo nuovo progetto di rinnovamento politico sono sempre gli stessi, e continua ad essere lo stesso anche il modus operandi.
E’ a dir poco sconcertante la dichiarazione del responsabile ex-Udeur dell’Alta Tuscia quando afferma che il progetto della Rosa Bianca è quello di “ riportare all’attenzione della discussione politica, dignità e rappresentatività dei cittadini oggi schiacciate da un bipolarismo fasullo”.
Mi sorge poi il dubbio che il suddetto responsabile, quando parla di “bipolarismo fasullo”, non sia stato informato dai suoi superiori del fatto che questa nuova formazione politica della Rosa Bianca pur di rimanere con i piedi su più staffe presenta almeno tre candidati nella lista civica a supporto del Partito democratico con candidato a sindaco Ugo Sposetti.
Ma forse questo richiama il modus operandi che ha caratterizzato l’ormai ex gruppo dell’Udeur che peraltro si era sempre espresso in maniera negativa rispetto al Pd.
Io credo che superare la frammentazione e avere una democrazia che decida siano le chiavi per una nuova fase della vita politico-istituzionale.
E’ proprio per questo motivo che ho seguito con interesse la nascita del Partito democratico e sono sempre più convinto che con esso si possano gettare le basi per una rinascita del nostro Paese e del nostro territorio.
Sulla scorta di quanto detto sono pronto a collaborare, rimettendomi in gioco, entrando in punta di piedi a far parte di una nuova e grande forza politica come il Pd senza passare dalle porticine aperte per me da altri, generali ormai senza truppe.
E’ con grande convinzione che porterò avanti questo progetto, motivato anche dal fatto che finalmente, su Viterbo, abbiamo la possibilità di lavorare per rilanciare un efficace azione di governo sostenendo senza tentennamenti la candidatura di Ugo Sposetti e più in generale il progetto del Partito democratico.
L’ex segretario provinciale Udeur di Viterbo
Adriano Santori