- "Nel Viterbese, così come tutto il territorio nord del Lazio, la criminale organizzata sta dando segnali crescenti di presenza e di attività.
Ci sono gruppi ed elementi in queste zone già da molti anni che avrebbero dovuto essere monitorati prima e meglio, soprattutto per quanto riguarda quelle che sono le attività invisibili della criminalità organizzata, a partire dall'usura". Questa l'analisi fatta a Tarquinia da Luigi De Ficchy, sostituto della procura nazionale antimafia, nel corso dell'incontro organizzato dall'associazione regionale "Antonino Caponnetto".
Scopo dell'incontro, organizzare una rete territoriale per contrastare l'infiltrazioni mafiose.
Secondo De Ficchy, sul litorale, tra Tarquinia e Montalto di Castro, ci sono segnali caratteristici della presenza delle organizzazioni mafiose.
"Ci sono molte banche in più di quanto il tessuto produttivo richiederebbe - ha detto il magistrato -, si verificano aperture incontrollate di centri commerciali e una proliferazione edilizia abnorme. Il rischio è ai massimi livelli nel litorale viterbese, dove si sono create le condizioni ottimali per l'impianto delle cosiddette attività sotterranee della malavita organizzata, come gli investimenti in attività formalmente legali, con le quali viene riciclato il denaro sporco".