- Un risparmio del 50% sul costo dell’ossigeno a paziente, il quale non dovrà più recarsi dal medico curante per la ricetta, né alla farmacia esterna per ordinarlo.
E’ il doppio risultato raggiunto dall’Azienda unità sanitaria di Viterbo, tra le prime nella Regione Lazio ad aver attuato la gara per l’ossigenoterapia domiciliare continua.
Dal 15 marzo di quest’anno, infatti, è entrata in vigore la delibera per la fornitura a domicilio dell’ossigeno liquido per i pazienti che ne hanno necessità.
La ditta che si è aggiudicata la gara provvederà, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, alla fornitura dell’ossigeno.
Per la prescrizione, gli utenti interessati dovranno rivolgersi ai centri pneumologici territoriali o ospedalieri di riferimento e recarsi al servizio farmaceutico del proprio distretto per l’autorizzazione.
Sarà compito del servizio farmaceutico inviare la prescrizione alla ditta, senza più bisogno di recarsi dal medico di medicina generale o in farmacia. Il paziente sarà contattato dalla ditta quando starà per finire l’ossigeno
A comunicare il significativo passo in avanti, in termini di efficienza e di economicità delle prestazioni, è la responsabile dell’Unità operativa di Pneumologia e Allergologia della Ausl di Viterbo, Patrizia Scavalli.
“Sono oltre 600 nella nostra provincia spiega Patrizia Scavalli - gli utenti che necessitano di ossigenoterapia continua. Un numero decisamente alto, superiore alla media nazionale a causa dei moltissimi pazienti affetti da malattie dell’apparato respiratorio. Infatti anche i ricoveri per malattie polmonari sono al primo posto nei nostri ospedali.
Questo è causato, come è noto, dall’invecchiamento della popolazione, dallo stile di vita occidentale (inquinamento, abitudine al fumo, dieta ipercalorica), ma anche dalla ben conosciuta esposizione lavorativa a sostanze dannose per il polmone in alcune zone del nostro territorio.
La nuova procedura è stata realizzata grazie alla collaborazione del personale dell’ Unità operativa Acquisti, dei medici specialisti pneumologi e dei farmacisti dell’azienda”.