Riceviamo e pubblichiamo -Venerdì si è svolto il Consiglio Comunale straordinario richiesto dai Consiglieri dell’opposizione Alessandro Gregori, Orfeo Potenza, Aroldo Mastrogregori e Marco Paolocci con il seguente punto all’ordine del giorno:
- Mozione di condanna in riferimento ai manifesti e ai volantini di stampo neo-fascista affissi nella sede locale del PD e sulla bacheca del PRC.
La mozione non è passata in quanto il Sindaco Giovannini, già MSI poi PSI poi FI ora PDL, e la sua maggioranza si sono rifiutati di votarla.
Palese l’imbarazzo del sindaco che ha tentato di ridimensionare e sminuire i fatti chiedendo all’opposizione di ritirare la mozione: ha quindi proposto un’altra mozione molto generica sulle foibe e i gulag che non c’entravano nulla con la richiesta della minoranza, dove non compariva la condanna del richiamo al fascismo, un escamotage per eludere la chiara condanna proposta dai consiglieri del centrosinistra.
Non abbiamo ritenuto possibile integrare le due mozioni perché il Sindaco e la destra si sono rifiutati di inserire la seguente frase: “il Consiglio Comunale condanna l’esplicito richiamo al fascismo in quanto contrario ai valori e ai principi fondamentali della Repubblica italiana.”
Il PD denuncia quanto accaduto all’opinione pubblica perché si sappia che:
il sindaco non ha voluto prendere le distanze dai volantini neofasciste e xenofobe che annunciavano la presenza nel paese di un gruppo di giovani fascisti;
il Sindaco non ha voluto esprimere un minimo sdegno ne solidarietà al PD e al PRC locali per quanto accaduto;
il Sindaco non ha voluto prendere posizione sull’utilizzo, da parte dal Nucleo Valleranese Fascista, del Giglio Farnese simbolo del Comune, ne sul tricolore vilipeso nel centro del paese.
Una pagina veramente triste per la storia del Consiglio Comunale di Vallerano che aveva l’opportunità di esprimersi mandando un messaggio chiaro ed inequivocabile alla comunità valleranese e soprattutto alle giovani.
Il Sindaco sbaglia nel ritenere insignificanti e ininfluenti i fatti accaduti e nel definire la mozione “un espediente per fare polemica in campagna elettorale”.
Il PD di Vallerano giudica politicamente grave che il Consiglio Comunale non abbia voluto condannare l’esplicito richiamo al fascismo: il Sindaco e la sua maggioranza avevano la possibilità di chiudere la questione ma non l’hanno fatto.
Questo atteggiamento fa capire perché il giorno in cui sono apparse le scritte fasciste il Sindaco, pur sapendo dei fatti, non ha avvertito i Carabinieri ma l’hanno dovuto fare i Consiglieri di minoranza.
Al Sindaco, che credeva di liquidare tutto definendo “sbagliate contrapposizioni con vecchie e consunte anticaglie ideologiche”, facciamo notare che l’antifascismo non è un valore negoziabile ne tanto meno costituisce un dettaglio della nostra Costituzione: siamo convinti di interpretare il comune sentire della maggioranza dei valleranesi.
Di fronte a simili atteggiamenti il PD annuncia sin d’ora che utilizzerà tutte le occasioni in campagna elettorale, per prendere le distanze e ribadire ai cittadini quanto successo.
Proprio ai cittadini lasciamo giudicare chi si rifiuta di condannare il richiamo al fascismo".
Coordinamento comunale Pd