- I bambini di Beslan accolti nella Tuscia. Arrivati martedì 18 marzo, stamattina sono stati ricevuti a Palazzo Gentili dal presidente Alessandro Mazzoli, che ha dato loro il benvenuto insieme al consigliere regionale Giuseppe Parroncini - con doni e una colazione speciale.
I tredici bambini giunti da Beslan fanno parte di un progetto di solidarietà internazionale messo in piedi dall’associazione Reset e dal Comune di Graffignano a cui hanno aderito anche la Provincia di Viterbo, la Regione Lazio, i Comuni di Viterbo, Orte, Celleno, Bomarzo, Bolsena e Civitella d’Agliano.
Scopo del progetto è quello di permettere ai ragazzi e ai loro accompagnatori di trascorre un periodo di serenità lontani dalla loro casa, che nel settembre del 2004 fu teatro di una violenta tragedia.
Dal primo al 3 settembre di quell’anno, infatti, ci fu l’assalto, da parte di un commando di Ceceni, della scuola di Beslan. Morirono oltre 300 persone - di cui molti bambini 700 invece i feriti.
Oltre ai 13 bambini russi sono arrivati nella Tuscia anche i loro genitori, gli assistenti e la consigliera del sindaco di Mosca Nina Fedorova.
“Il progetto Beslan afferma il presidente Mazzoli è un’iniziativa di solidarietà internazionale che ci dà la possibilità di stringere amicizia con questo popolo lontano da noi solo geograficamente. Quello che è successo nella scuola di Beslan è una tragedia che resterà scolpita nella mente di tutti noi per sempre e la nostra accoglienza deve essere testimonianza di vicinanza, ma anche partecipazione al loro dolore ancora vivo”.
“L’assessorato alle Politiche sociali spiega l’assessore Giuseppe Picchiarelli ha ritenuto doveroso accogliere la proposta dell’associazione Reset per più di una ragione. Innanzitutto per testimoniare la nostra vicinanza e solidarietà a chi ha subito questa tragedia sulla propria pelle. Poi perché quando si parla di bambini la sensibilità delle istituzioni deve manifestarsi in maniera ancor più marcata. Se riusciremo solo a far passare ai piccoli di Beslan alcune giornate serene avremo fatto la nostra parte e raggiunto il nostro scopo. E per noi questo sarà motivo di orgoglio”.
Al termine dell’incontro a Palazzo Gentili gli organizzatori hanno illustrato il progetto. “Sono molto orgoglioso di quanto fatto dice il sindaco di Graffignano Fabrizio Marchini - e della solidarietà che anche gli altri comuni della Tuscia hanno dimostrato. I bambini infatti in questi giorni saranno ospitati anche a Celleno, Bomarzo, Bolsena, Civitella e Orte. Il 26 marzo inoltre andranno a Roma per incontrare papa Benedetto XVI”.
I bambini infatti sono arrivati martedì 18 marzo e ripartiranno per la Russia il 29. “E’ stata una tragedia dice il capogruppo del Pd in consiglio regionale Giuseppe Parroncini - che segna e credo sia giusto che le comunità, anche attraverso queste iniziative meritorie facciano sentire a questi ragazzi la loro vicinanza. E per questo abbiamo aderito al progetto in maniera convinta e sincera. Mi auguro che i ragazzi in questi giorni di permanenza possano vivere esperienze uniche e belle”.
La delegata del sindaco di Mosca ha ringraziato tutti gli organizzatori del progetto. “Ero in Ossezia racconta Nina Fedorova - quanto si consumò la tragedia e ho visto tutto con i miei occhi. Per noi il primo settembre è una festa, ma nel 2004 c’è stata la tragedia del secolo. Spero che presto tutti voi possiate venire in Russia a ricambiare la visita”.
Per il Comune di Viterbo, hanno portato i saluti del commissario prefettizio Giovanni Menghini, Alessandra Corsi e Pierluigi Moncelsi. “Questa iniziativa dicono conferma ancora una volta la grande accoglienza della Tuscia. Oggi pomeriggio i ragazzi visiteranno Palazzo dei Priori, il museo dei facchini di Santa Rosa e le Case rosse, e saranno naturalmente accolti dal commissario, che ha accettato con molto piacere questo progetto”.
A illustrare il progetto di solidarietà erano presenti il presidente dell’associazione Reset Vittorio De Santi, il sindaco di Celleno Marco Taschini i vicesindaco di Civitella d’Agliano e Bomarzo rispettivamente Alessandro Patassini e Giovanni Proietti.