Riceviamo e pubblichiamo - Orte attendeva il Prg da oltre 20 anni. L’ultimo è del 1974.
Il 04/02/08 arrriva in Consiglio Comunale, dopo 4 anni di quasi totale silenzio dell’Amministrazione, il solito pacchetto ben confezionato, che passa con la voce contraria dei Consiglieri del Pd e il forte sostegno del capogruppo di An.
Un Prg fortemente sbilanciato in termini squisitamente edificatori, senza adeguamento delle infrastrutture, che non indaga su quali saranno i veri catalizzatori di sviluppo,ma seppellisce il futuro di Orte sotto una colata di cemento.
Per questo doveva essere adottato prima dell’approvazione del Piano territoriale paesistico regionale (14/02/08) il quale secondo le dichiarazioni della maggioranza e di An sempre più vicine - “va contro gli interessi del territorio”!
Forse contro gli interessi di alcuni amministratori di maggioranza, tra cui il sindaco, e del capogruppo di An che sostenendo apertamente il piano al momento della discussione- hanno poi lasciato l’aula per la votazione.
Conflitto di interesse? Sono anche loro (oppure i loro affini) tra i beneficiari del piano?Così sembrerebbe dal confronto con il precedente Prg dei terreni che beneficiano in un caso di raddoppio di cubatura-e di valore economico- nell’altro del risanamento di un capannone abusivo con “regalo” di migliaia di mc residenziali.
Se aggiungiamo l’aumento della zona di espansione sulla collina di Orte Scalo, notoriamente a rischio idrogeologico, l’ubicazione della zona industriale in un’area difficilmente raggiungibile e già bocciata in passato dalla Regione e le “varie macchie di leopardo”, da sempre indice di un piano che antepone lo “sviluppo” di alcune singole particelle a quello del territorio e dei suoi abitanti, il Pd non può che esprimere il suo forte dissenso.
Pd - Orte