Riceviamo e pubblichiamo - Talete? No grazie! Queste le parole di apertura all’assembla tenutasi ieri 20 marzo presso la Sala polivalente”Sandro e Marco” a Vitorchiano. Con un netto rifiuto, il sindaco Gemini Ciancolini, si oppone alla società “Talete”(gestore unico del servizio idrico integrato) riguardo al proseguo della gestione dell’acqua pubblica da parte dell’attuale Spa e invita i concittadini a partecipare all’imminente referendum consultivo, affinchè siano gli abitanti stessi a decidere sulle sorti delle risorse idriche di Vitorchiano.
L’introduzione della legge Galli vuole che tutte le acque, classificate come pubbliche, vengano amministrate con criteri di solidarietà, efficienza ed economicità ed ha istituito l’Ato (ambito territoriale ottimale), ossia una convenzione di gestione deliberata dai sindaci della Tuscia, che ha commissionato alla società in questione la gestione delle risorse idriche del territorio.
Ma è proprio in questo passaggio che emergono degli aspetti allarmanti, in primo luogo diversi soci della Talete, pur non avendo mai versato le quote azionarie, intervengono a pieno titolo e votano alle Assemblee; la nomina del Consiglio di Amministrazione, composto da tre membri, vede attualmente unici rappresentati esponenti politici dell’area di centro destra e, le procedure, i conti, i preventivi e i consuntivi, non solo sono nebulosi e mancanti di chiarezza, ma lasciano spazio all’ingresso preponderante delle banche, che in un prossimo futuro saranno le vere padrone dell’acqua di tutti.
La gestione sul territorio di una società così complessa deve essere affidata a manager altamente qualificati e svincolata da un duopolio di fazioni politiche che provocherebbero soltanto un incremento indifferenziato delle tariffe a scapito del dell’efficienza del servizio offerto ai cittadini.
Le mozioni e gli interrogativi presentati, dal sindaco Ciancolini, da tempo, alla Procura della Repubblica e alla Prefettura in merito alle procedure e ai consuntivi non hanno ancora ricevuto risposte esaustive.
L’alternativa possibile, come proposto dai cittadini intervenuti all’assemblea, è il rivolgersi al Tar del Lazio, per verificare se tutti rispettano le leggi e i regolamenti vigenti.
Altre proposte sono state avanzate in sede di discussione: un’azione congiunta a quella giudiziaria, una raccolta firme per velocizzare i tempi, in alternativa al possibile referendum, anche in considerazione dello svolgimento delle prossime elezioni politiche e amministrative, che come è noto, impediscono di promuovere qualsiasi altra azione elettiva.
L’incontro ha visto numerosi e d appassionati interventi e tutti i partecipanti hanno mostrato estrema sensibilità verso il tema dell’acqua e della sua pubblica gestione.
Gemini Ciancolini