Riceviamo e pubblichiamo - E così, dopo anni di commissariamento, piani annunciati e pubblicizzati come la panacea di tutti i mali (presenti e futuri), in materia di rifiuti tutto torna come prima, siamo punto e a capo.
Marrazzo non c’è più (solo come Commissario straordinario, purtroppo, ma resta ahi noi come Presidente della Regione ....), il Piano Commissariale decade di fatto e, tornando alla gestione ordinaria, le competenze tornano ad essere quelle tracciate dalle previdenti normative statali e regionali.
Quanto alla programmazione della gestione dei rifiuti, la Provincia torna ad essere un attore di primo piano, torna cioè ad avere la responsabilità di programmare ed assicurare (all’interno della disciplina generale dettata dal Piano Regionale di Verzaschi) la gestione dei RSU a livello provinciale.
La cosa, detta così, alla luce dei disastri e dell’incompetenza allo stato puro cui abbiamo assistito in questi ultimi tre anni potrebbe gettarci nella disperazione più nera: chi sarà in grado di gestire davvero i nostri rifiuti, chi ha le capacità, l’autonomia e la lucidità politica ed amministrativa per garantire che la materia non sia delegata di fatto a soggetti esterni al territorio, rischiando di produrre in breve tempo nella nostra provincia situazioni come quella napoletana?
Non certo Piazzai, non certo questa classe politica di sinistra-centro che malgoverna l’amministrazione Provinciale da ormai troppo tempo.
Un fatto, tuttavia, è necessario portare all’attenzione dell’opinione pubblica: un Piano, in realtà, noi già lo abbiamo: è quello approvato a suo tempo dall’amministrazione Marini ed integralmente recepito nel piano regionale .
Ed a seguito di quel piano (che permette di chiudere - in ossequio alle norme - il ciclo dei rifiuti con raccolta differenziata, selezione, trattamento, termovalorizzazione e smaltimento) la Provincia ha già espletato una gara ad evidenza pubblica, individuando le modalità per un rapido, efficace avvio delle procedure necessarie a garantire l’impiantistica necessaria ad evitare ogni rischio di emergenza.
Quella gara, mai annullata e tuttora efficace, permette oggi di giungere in tempi rapidi alla completa autosufficienza della Provincia nella gestione dei rifiuti solidi urbani. Processi partecipativi, riunioni e riflessioni senza fine (dopo circa tre anni di amministrazione Mazzoli) servono evidentemente (è sotto gli occhi di tutti) a rinviare il momento delle scelte.
Perché il Presidente Mazzoli non ci ha mai parlato del parere chiesto al Prof Clarizia sulla gara espletata dalla Provincia? Perché è stato chiesto? Quale sono le risultanze del suddetto parere?
Piano Regionale, Piano Provinciale, gara pubblica per l’avvio dell’impiantistica: tutto è pronto per garantire al nostro territorio di gestire al meglio i nostri rifiuti. A quando azioni concrete da parte della Provincia? O vogliamo rischiare di fare la fine della Campania?
Francesco Battistoni consigliere provinciale F.I.-Popolo della Libertà