Riceviamo e pubblichiamo - Spettabile redazione,
invio il documento costitutivo del comitato di salvaguardia del territorio della Tuscia contro la realizzazione di un aeroporto internazionale nella citta di Viterbo.
Il testo vede tra i primi firmatari 19 cittadini, per lo più residenti nel capoluogo, di diversa matrice politica e sociale, seriamenti preoccupati dall'annuciata realizzazione di uno scalo aereo di grande traffico a ridosso del centro abitato di Viterbo.
Primi firmatari: Prestininzi Marco - docente di scuola media superiore, dottorando di ricerca in ecologia forestale,
Santo Mario - libero professionista,
Occhini Giuseppe chimico,
Vannini Andrea - docente Università della Tuscia,
Elia Maurizio agronomo,
Merlino Patrizia - imprenditrice agricola,
Ferrante Andrea - agronomo, presidente nazionale dell'Associazione Italiana Agricoltura Biologica (AIAB),
Radicchio Anna - commerciante,
Baffa Cinzia - insegnante precaria,
Poponi Bruno - libero professionista,
Ercolani Marilena impegata,
Campanella Luigi impiegato,
Cinquantini Sante docente,
Laura Fiorella casalinga,
Galeani Maria Carmela impiegata,
Politini Maria disoccupata,
Varvaro Leonardo - docente università della Tuscia,
Marucci Alvaro - docente università della Tuscia,
Leoni Roberta - docente di scuola primaria.
Intorno al documento abbiamo già raccolto un centinaio di adesioni, nonostante solo oggi lo rendiamo pubblico.
Per aderire, in vista della costruzione di un sito dedicato, si può scrivere provvisoriamente a prestininzi@tiscali.it
E' nostra intenzione chiedere alle forze politiche che si presentano alle elezioni comunali 2008, e ai rispettivi condidati a sindaco, di assumere una chiara posizione in relazione alle istanze rappresentate nel documento, in modo che emerga, senza ombra di dubbio, la linea che intendono seguire una volta eletti.
Marco Prestininzi
Siamo un gruppo di cittadini di diversa matrice politica e sociale residenti nel territorio della Tuscia e per lo più cittadini viterbesi che intendono siglare con il presente documento la nascita di un comitato che ha tra gli obiettivi quello di raccogliere informazioni e a sua volta informare gli abitanti della provincia e del comune capoluogo sugli aspetti negativi e sui probabili danni derivanti dalla costruzione di un aeroscalo, praticamente dentro la città di Viterbo, concepito per un traffico di milioni di passeggeri.
Ma soprattutto ci chiediamo e vogliamo chiedere: cosa ci guadagna la cittadinanza e il territorio?
E se un ritorno economico ci sarà, chi ne usufruirà e a danno di quale possibile modello di sviluppo del nostro territorio? (città termale, eco turismo etc.).
Siamo ben consapevoli che già esiste ed è attivo un comitato contro l’aeroporto presieduto da Antonella Litta.
Non è nostra intenzione sovrapporci ad esso o, tanto meno, criticarne l’operato; crediamo anzi che la tempestività con cui si è organizzato e le motivazioni addotte, sempre documentate, con le quali ha espresso la netta contrarietà alla realizzazione di un aeroporto civile internazionale a Viterbo ha costituito e continua a costituire un valido tentativo di far giungere alla popolazione della Tuscia una voce fuori dal coro dei sostenitori dell’opera.
Noi riteniamo però, ed ecco un altro nostro obiettivo, che sia necessario integrare le forti ragioni di portata universale, evocate dal preesistente comitato contro lo scalo della Tuscia, con alcune considerazioni intorno ai danni reali che persone fisiche, singoli cittadini e operatori economici locali temono di dover subire in seguito alla ipotizzata imminente realizzazione di un aeroporto.
Gli aderenti al comitato si riserveranno di adire le vie legali per far rispettare i diritti lesi, ove risultasse documentato e significativo il deterioramento delle proprie condizioni di vita sotto il profilo tossicologico, economico e psichico derivante dalla costruzione e dal funzionamento dell’aeroporto
Costruire un aeroporto dentro una piccola città come Viterbo ci riporta davanti agli occhi analoghi casi di deterioramento della vita delle popolazioni a contatto con simili strutture (vedi Vicenza, Ciampino, Malpensa).
Le proporzioni di tale aerostazione sono enormi (si parla di 8 milioni di passeggeri/anno, un volo ogni 3 minuti, 130 voli giornalieri, 25.000 persone al giorno) con numeri che lasciano intravedere un’entità da metropoli e quindi nessun nesso con la città di Viterbo.
Noi ci dichiariamo preoccupati ed andremo verso la ricerca di “verità nascoste” di questo grande “affare” divulgando attraverso ogni canale informativo le nostre scoperte, esperienze e dati di cui disporremo.
Cercheremo in questo modo di arrivare ad un referendum popolare dei viterbesi, che una volta edotti dei reali rischi e delle vere finalità di una mastodontica opera come questa, potranno decidere se farsi sconvolgere la vita, perché di questo si tratterà, o di perseguire altre vie più sostenibili per lo sviluppo economico ed in particolar modo turistico della propria terra.