Riceviamo e pubblichiamo -
“In riferimento a quanto apparso di recente su alcune testate giornalistiche locali, credo che, nella veste di direttore della Unità operativa complessa di Oculistica, sia doveroso fare delle precisazioni, nell’interesse dell’utenza e nel rispetto degli operatori che a vario titolo e professionalità operano nel reparto.
Il reparto non è assolutamente chiuso in quanto ogni giorno decine di pazienti vengono ricoverati in regime di day hospital e day surgery.
L’attività chirurgica riguardante la cataratta, eseguita solo con la tecnica della facoemulsificazione, viene effettuata al “Sant’Anna” di Ronciglione, in regime ambulatoriale, come si effettua in tutta Italia; mentre le cataratte più complesse e tutta la chirurgia vitreo-retinica vengono regolarmente eseguite a Belcolle, dove strumenti chirurgici idonei lo consentono.
Gli accordi presi in sede di budget prevedono che, per pazienti che necessitano di ricovero, è sempre garantito un posto letto nell’ambito dipartimentale, per cui ancora una volta il reparto è tutt’altro che chiuso.
Ricordo, inoltre, che non è assolutamente né cancellata, né tanto meno sospesa, l’attività oculistica di alto livello come quella rivolta alla diagnostica e alla terapia delle patologie vascolari retiniche (in crescente aumento per l’allungamento della vita media) disponendo l’Unità operativa di strumenti e presidi terapeutici, gli stessi di cui dispongono i principali centri italiani ed esteri.
A tal proposito la Regione Lazio ha individuato proprio l’oculistica di Belcolle (delibera 316 del 11/4/03) tra i centri che possono erogare la terapia fotodinamica per la cura delle degenerazioni maculari legate all’età.
Proprio per mantenere elevato il livello assistenziale, ho assegnato ai vari dirigenti collaboratori, settori specifici di interesse per poter rispondere al meglio alle richieste della popolazione.
Per quanto riguarda le assunzioni, stando alle notizie pubblicate per ora bloccate dalla Regione, in sede di trattativa di budget nessuno me ne ha mai parlato.
Relativamente all’episodio del disservizio di Pronto soccorso, riportato sulla stampa locale di recente, ricordo che il codice bianco del triage (la maggior parte delle prestazioni oculistiche sono in quel codice) prevede un’attesa fino a 180 minuti”.
Alfonso Carnevalini
Direttore della U.O.C. Oculistica