Riceviamo e pubblichiamo - “Cambiare la città. Guardarla, attraversarla, scoprirla, partendo da un punto di vista diverso. Creare una rete di relazioni in grado di integrare le proposte, le scelte, le politiche da attuare e di conseguire il consenso della comunità viterbese, intercettandone idee e suggerimenti”.
E’ questo il senso dell’intervento del candidato a sindaco del Partito democratico, Ugo Sposetti, durante il confronto televisivo tra i candidati, andato in onda oggi, martedì 25 marzo, alle 13,10 sugli schermi di Rai 3.
“La decisione di sciogliere in anticipo il consiglio comunale, consegnandolo alla gestione commissariale per la prima volta nella storia di Viterbo ha proseguito Sposetti non ha fatto il bene della città. In una fase cruciale per lo sviluppo, il Comune avrebbe dovuto intessere relazioni, stringere accordi, effettuare studi e ricerche per guidare la costruzione dell’aeroporto, declinandolo in base alle esigenze della città. Questi due mesi non dovevano essere impegnati per fare campagna elettorale, ma per costruire il futuro di Viterbo”.
Aeroporto e riqualificazione architettonica del patrimonio storico. Consenso e partecipazione collaborativa dei soggetti interessati. Questi i temi principali trattati dal candidato del Pd, che ha sottolineato come i cittadini abbiano espresso la volontà di cambiare.
“Dallo studio che abbiamo commissionato alla società di ricerche Swg e dai confronti diretti con i viterbesi ha spiegato Sposetti - è emerso che il 75% della popolazione sente la necessità di un cambiamento per Viterbo. Ora i viterbesi hanno l’occasione di cambiare davvero, appoggiando il nostro programma che fa il bene della città”.
Poi ha concluso: “Così come è stato per l’Università, ora dovrà essere per l’aeroporto: dopo il voto, dobbiamo saper creare un clima unitario per spingere Parlamento e Governo ad accelerare i tempi per la realizzazione dello scalo civile.
Serve quindi una gestione seria e affidabile della città, che sappia afferrarne le proposte, aprirsi all’Europa e all’esterno. In una parola, serve una politica che cambi il futuro della città, partendo però dalla valorizzazione delle sue radici”.
Comitato Ugo Sposetti sindaco