Caro Sensi, sono ben due anni che fai l’assessore al patrimonio e adesso vuoi attribuire i ritardi e disservizi nel settore che ti compete al tuo predecessore, che ha sempre operato, per gli interventi boschivi, rispettando tutti i termini prestabiliti dalle varie normative, tenendo conto delle varie difficoltà che possono presentarsi.
La legna ad uso civico è stata sempre consegnata alla popolazione in tempo utile, durante la stagione invernale, e quest’anno, forse per la prima volta nella storia di Vetralla, così non è stato.
È inutile trovare scuse, bisognava soltanto muoversi prima. Se gli assessori non seguono i problemi del loro assessorato, inevitabili sono disagi e problemi.
Per quanto riguarda la multa sul taglio dei boschi, è vero che, come la norma prescrive, le autorizzazioni sono rilasciate da provincia e regione, ma è altrettanto vero che, alla loro scadenza, devono essere rinnovate.
Sei bravo a citare la norma, ma non a rispettarla. Bravo assessore, perché non hai chiesto la proroga? Dovevo farlo io, che non sono più assessore al patrimonio?
La gaffe l’hai fatta tu, e anche grossa. Almeno abbi il coraggio di assumerti le tue responsabilità e non rilasciare simili dichiarazioni, che potrebbero avere solo l’effetto contrario di ridicolizzarti.
È vero che scaricare le proprie responsabilità va di moda nella giunta Marconi, ma questo è veramente troppo. Per dirla “dialettalmente” alla Pasqualetti, “e mo’ basta”, basta con il dare la colpa agli altri.
Giovanni Gidari
Consigliere comunale e provinciale
È proprio vero che l’assessore Pasqualetti non sa quello che dice. E le sue dichiarazioni, puntualmente, lo confermano.
Continua ad aprire bocca senza guardare gli atti, per giustificare l’immobilismo amministrativo di una giunta che, sacrificatasi per salvare il paese da chissà quali catastrofi, non riesce a portare avanti nemmeno la gestione ordinaria del comune.
Se avesse seguito le vicende amministrative quando era all’opposizione, oggi saprebbe che l’unico modo per rispettare gli obblighi del comune verso stato e regione, all’epoca, era la creazione di una società comunale per stabilizzare i lavoratori ex L.P.U. e ex C.S.L., perché l’assunzione diretta non era possibile, in quanto non prevista dalla legge.
Se fosse stato il contrario, i diritti acquisiti non si perdono, perché i lavoratori sono stati mandati a casa e non assunti oggi dal comune?
E poi, certe cose dovrebbe conoscerle, meglio di me, il suo amico ribaltonista Marini, che all’epoca era assessore al personale.
Marini potrebbe spiegare gli aumenti di organico della società, anche se è abbastanza evidente che, acquisendo la gestione dell’asilo nido, la società sia andata ad assorbire il personale che vi operava.
Ma si vede benissimo che Pasqualetti non ha elementi a sostegno delle sue affermazioni.
Da un lato parla di assunzioni diretta nell’ente, dall’altro ha portato avanti una politica di licenziamento del personale.
A proposito di sprechi, nulla dice su come sono state gestite, dalla sua giunta, le luminarie di Natale.
Non sono neanche arrivate alla frazione La Botte, spendendo però quasi il doppio rispetto allo scorso anno.
E il bello è che ancora non sono state tolte dalla strada e occorreranno altri soldi per farlo. E non parliamo degli spazi pubblicitari, che l’assessore ha concesso gratuitamente senza far pagare per l’utilizzo del suolo pubblico, giustificandolo come servizio di pubblica utilità. Sicuramente un argomento che dovremmo approfondire.
L’assessore Pasqualetti dimostra inoltre una gran confusione sulla presa in carico dei tratti di strada statale Cassia, Aurelia e provinciali.
È stato il nuovo codice della strada ad imporne la consegna, da parte di ANAS e Provincia al comune di Vetralla.
Per dovere di cronaca, comunque, io ero, all’epoca, all’opposizione e ciò nonostante mi sono sempre battuto con molte iniziative contro questi provvedimenti verso gli enti interessati, non ultimo in consiglio provinciale e presso la regione, per farli intervenire a favore dei comuni che si trovano in queste condizioni, almeno per interventi di manutenzione straordinaria.
Pasqualetti, i cittadini si aspettano da un assessore iniziative concrete e risultati e non le solite note stonate.
E per usare il tuo stesso gergo, “mo’ basta” lo diciamo noi, basta di sentire falsità da una giunta che ha rubato i nostri voti per mandare il paese alla rovina.
Giovanni Gidari
consigliere comunale e provinciale