Riceviamo e pubblichiamo - L’aeroporto a Viterbo è una recente decisione governativa. Come tale va analizzata.
In questi giorni non si parla d’altro. Già questo per noi è un errore. Molti problemi devono essere affrontati prima. Viterbo ha problemi cronici che offendono la dignità di troppi cittadini (chi abita in periferia, i precari, i pendolari, i genitori senza asili o spazi verdi per i propri figli).
Volendo concentrare l’attenzione sul solo aeroporto, quindi in merito alla sua realizzazione, la nostra posizione è chiara. Ben venga l’aeroporto, perché costituisce un’opportunità vera di progresso per l’economia locale. Ciò detto, noi abbiamo più volte sottolineato come la mancanza di coinvolgimento della cittadinanza e di una reale informazione della stessa possa porre le basi sbagliate per una tale impresa.
C’è vera politica solo se si rende la cittadinanza parte attiva dei progetti. L’aeroporto non può essere l’ennesima occasione di non comunicazione con le persone. Da sempre i cittadini viterbesi soffrono un distacco coatto con i palazzi dove si decidono anche le loro sorti.
Questo stato dei fatti ha nomi e cognomi. Sono gli stessi che da 10, 15, 30 anni sono sempre presenti e non hanno alcuna intenzione di abdicare, nostro malgrado.
Noi vogliamo l’aeroporto come vogliamo vera informazione dei cittadini. Vogliamo nomi e cognomi. Vogliamo sapere chi farà cosa, quando e come. Vogliamo vedere i preventivi ed essere informati in tempo reale sugli appalti. Noi vogliamo essere certi che l’impatto ambientale sia sostenibile per le nostre fragili infrastrutture.
Il nostro non è un “alt” ma un “avanti, con civiltà”.
Ecco perché auspichiamo un percorso la cui unica direttiva siano la buonafede e il buonsenso. Senza questi ingredienti sarà battaglia. Vogliamo che Viterbo “voli” ma che non scenda a compromessi per farlo.
Il nostro patrimonio culturale deve essere un prodotto tutelato e reso appetibile anche grazie a una cittadinanza grata dell’opportunità e non disturbata dalle conseguenze scellerate.
Ancora una volta il tasto che suoniamo come movimento libero e indipendente è quello del grillo parlante: attenzione ai furbi e a chi promette senza dare garanzie, peggio ancora a chi pensa di potersela cavare indicando l’albero dagli zecchini d’oro. Vigileremo.
Giuseppe Anelli
Candidato sindaco per la Lista civica per la Tuscia Amici di Beppe Grillo