Riceviamo e pubblichiamo - Da quando ha deciso di fare il “grande passo” e candidarsi alla carica di sindaco del capoluogo, Ugo Sposetti è tutto un fervore di attività.
Incontri, dibattiti, dichiarazioni a raffica ed in ogni sua esternazione un preciso messaggio: quotidiano concreto lavoro per dare a Viterbo tutto quello che il centro destra non ha realizzato.
Certo una dura fatica nella quale è sempre preminente il richiamo a un appassionato e continuativo impegno.
Peccato che proprio oggi sulla stampa nazionale sia stato pubblicato, eseguito dalla società di rilevazione Openspace, un analitico ed inconfutabile studio sui parlamentari della conclusa legislatura, avente ad oggetto in particolare l’attività svolta nel corso del mandato elettorale.
Lo studio, del tutto apolitico, è tratto “dai dati estratti giornalmente dai documenti ufficiali nelle votazioni elettroniche pubblicate dal sito della Camera dei Deputati” e dalle attività svolte sia in aula che in commissione, attraverso il monitoraggio di interventi, proposte di legge presentate, atti ispettivi sottoscritti.
Ebbene, da tale pubblicazione lo Stakhanov locale non esce proprio benissimo…, tanto per usare un eufemismo: su 600 deputati analizzati il nostro candidato iperattivo si piazza ad un poco “onorevole” 585° posto!
Ed il fatto su cui riflettere è che, a differenza di colleghi più famosi ed impegnati anche in altre attività extraparlamentari che possano giustificare una loro bassa produttività, Sposetti registra una non disprezzabile presenza in aula pari al 76,1%.
Da qui la considerazione che a tale presenza non corrisponda altrettanto attivismo.
Comunque non se la prenda Sposetti. Nella prossima legislatura destinerà quel 23,9% di assenze da Montecitorio alla altrettanto interessante sala d’Ercole dove, da leader dell’opposizione, potrà dare il suo contributo al dibattito amministrativo.
Ma dubitiamo che, anche con questo ulteriore impegno, potrà possa essere insignito, come il più famoso Aleksei Grigorievich, del titolo di Eroe del lavoro socialista… o se preferisce… democratico.
Comitato elettorale Giulio Marini sindaco Ancora una volta il tasto che suoniamo come movimento libero e indipendente è quello del grillo parlante: attenzione ai furbi e a chi promette senza dare garanzie, peggio ancora a chi pensa di potersela cavare indicando l’albero dagli zecchini d’oro.