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Prosegue la campagna di avvicinamento alle prossime elezioni comunali e in casa Udc Viterbo è giunto il tempo di fare chiarezza con l’elettorato:
"Ho accolto l'invito a candidarmi a sindaco di Viterbo esordisce Rodolfo Gigli - nella convinzione che si stia per giocare una partita determinante per il futuro della città.
Avverto il pericolo che se non sì riesce a chiarire agli elettori i veri termini del confronto politico, finiranno per prevalere gli interessi e le ambizioni di parte, rispetto alla difesa dell'interesse generale dei cittadini".
Una missione già svolta in passato e che il leader viterbese dell’Udc vuole riproporre anche per il futuro: "Negli ultimi quattro anni ho svolto il ruolo di consigliere - prosegue - con l’intento di fare del Consiglio comunale il luogo dove ogni rappresentante, sia di maggioranza che di opposizione, potesse dare il proprio contributo per risolvere i problemi della città.
Anche se questo tentativo spesso si è scontrato con la concezione autoritaria di chi ha guidato l'amministrazione comunale".
Facile il riferimento a quella parte di maggioranza che per molto tempo ha additato l’Udc come l’elemento destabilizzatore:
"Nonostante tutto ricorda Gigli non abbiamo fatto mai mancare il nostro leale appoggio all’amministrazione comunale. Ma ciò che ci preoccupa, e che mi ha indotto ad accettare l'invito del partito a candidarmi a sindaco, è la convinzione che c'è chi vorrebbe continuare con questo metodo, escludendo ogni possibile contributo di moderazione e di buon senso come quello che l'Udc ha cercato di offrire nel corso della consiliatura da poco conclusa".
Il candidato a sindaco passa poi a parlare dello scontro tra destra e sinistra che vuole tagliare fuori dai giochi tutti gli altri:
"Si sta tentando di ripetere, anche a livello locale, quello che stiamo registrando a livello nazionale: tutto ciò non serve alla città i cui problemi richiedono, invece, le proposte e l'apporto della esperienza politica dei moderati.
Per questo continua - mi auguro che i cittadini non si lascino influenzare da una propaganda che considera come acquisito un risultato che è tutto da costruire.
Auspico termina - che gli elettori viterbesi scelgano un voto costruttivo e di libertà per rafforzare la rappresentanza politica di un partito come quello dell'Udc che, coerente con una grande tradizione politica, ha sempre fatto dell'ascolto e del consenso della gente il suo punto di forza".