Riceviamo e pubblichiamo - Il ministero delle Infrastrutture ha messo a punto un’ipotesi di piano economico - finanziario per la realizzazione della Tav ( alta velocità ) che prevede di destinare risorse per finanziare la Torino-Lione, sarebbe previsto un sovrapedaggio del 15-20% su alcune autostrade in concessione e un “Bollino” annuale per i Tir che transiteranno su 22 tratte Anas tra cui la Terni - Viterbo (superstrada nord) e da Tarquinia-Livorno (Aurelia ) poi c’è anche il gra di Roma.
La proposta il ministro Di Pietro non ancora presentata al Consiglio dei ministri, forse non farà in tempo, è pronta per il suo successore. Al nuovo ministro spetterà l’onere di farla approvare e applicare.
Si potrebbe sperare… ma convinti come siamo che il futuro non è roseo e di fronte alla omologazione del pensiero con pochi fuori dal coro, restiamo fortemente preoccupati.
In sintesi ci sarà da pagare il “diritto d’utilizzo” per transitare sulle strade statali per l’autotrasporto delle merci: c’è un “bollino” da applicare sul mezzo per dimostrare l’avvenuto pagamento del diritto annuale .
L’Unione Europea in questi casi fissa dei tetti massimi : 2.233 euro annui per mezzi euro zero, 1.933 per gli euro uno, 1.681 per gli euro due, 1.461 per gli euro tre, 1.329 per gli euro quattro.
Gli autotrasportatori viterbesi, le imprese del territorio che intenderanno utilizzare per lo spostamento delle merci la Viterbo-Terni, o transitare da Tarquinia a Livorno, dovranno essere in regola con il pagamento che servirà per realizzare l’Alta Velocità.
È quasi scontato che il maggior costo del “Bollino” verrà scaricato sulle merci trasportate che a fine corsa sarà pagato con gli aumenti dei prodotti da tutti i cittadini.
Noi non condividiamo questa scelta perché tutto viene caricato sul consumatore finale, non condividiamo la scelta che pagando hai diritto ad inquinare (vedi mezzi obsoleti), non condividiamo che si drenino risorse per realizzare l’alta velocità quando sul nostro territorio c’è ancora un solo binario che ci collega con Roma, con forti penalizzazioni per i lavoratori e gli studenti pendolari, quando non si riesce a completare la trasversale nord o riaprire la ferrovia Orte-Civitavecchia che ci collegherebbe con il porto.
Purtroppo si continua a fare politica con i balzelli che portano solo danno alla nostra economia e all’occupazione (pensiamo alle merci prodotte nel distretto ceramico di Civitacastellana o ai prodotti dell’agricoltura della maremma viterbese, che saranno pesantemente penalizzati).
La nostra idea di sviluppo non passa per questa strada, c’è la necessita di una vera programmazione che valorizzi le potenzialità del territorio che recepisca a pieno le esigenze espresse dai lavoratori dai giovani dagli anziani per una vita più giusta, più rispettosa dei loro diritti e dell’ambiente minacciato sempre più da un’idea di sviluppo cieca e squilibrata.
La Sinistra l’Arcobaleno di Viterbo