Riceviamo e pubblichiamo - “La mia presenza a Viterbo è un segnale di stima nei confronti di Ugo Sposetti, che possiede la capacità amministrativa per guidare una città che si appresta ad affrontare grandi sfide, attivando al contempo quelle misure indispensabili per garantire la piena inclusione delle donne nel processo decisionale”.
Il ministro per i Diritti e le pari opportunità, Barbara Pollastrini, insieme al deputato Gianni Cuperlo, oggi nel capoluogo per discutere di pari opportunità e temi etici col candidato a sindaco del Partito democratico. Che con l’occasione ha annunciato: “Una volta sindaco, nominerò un direttore generale donna, così come metà degli assessori”.
“Ho sempre pensato ha dichiarato il ministro Pollastrini - che occuparsi di donne non volesse dire occuparsi di una nicchia, ma coltivare e fare avanzare un punto di vista originale per tutta la politica e la società.
Credo esista un vocabolario della politica che le donne in particolare sanno sfruttare. E penso che, senza questo vocabolario, la politica sia più misera e poco innovativa. Per questo ritengo una valida proposta quella di Sposetti per il Comune di Viterbo. Il benessere delle persone, e quindi di una città, passa anche per la piena occupazione delle donne e dei giovani. E le giovani donne non accettano più di dover scegliere nella loro vita tra il lavoro e la maternità”.
“Nel nostro Paese ha proseguito la Pollastrini - non è compiuta quella libertà eguale indicata dalla Carta costituzionale. Né è compiuta la piena inclusione, a partire dall’occupazione. Troppi i ricatti nel lavoro, nelle carriere. Insufficienti le pari opportunità e il riconoscimento dei meriti. Insopportabile la differenza salariale.
La società deve abbandonare il conservatorismo culturale perché la vera chance di una crescita economica, di un nuovo civismo, la stessa ripresa delle nascite, la sicurezza delle famiglie dipendono dall’inclusione e dalla pari opportunità di donne, giovani, bambini”.
Sui diritti e le questioni etiche è intervenuto Gianni Cuperlo. “La centralità del capitale umano, i principi del merito e di una uguaglianza sostanziale delle opportunità in una logica inclusiva a tutti i livelli, nonché l’universalità dei diritti. In Italia ha dichiarato - si discute molto di laicità, diritti civili e temi ‘eticamente sensibili’. Si scambia però di frequente la richiesta di legittimi diritti civili per tematiche etiche.
Pensiamo al diritto a una cittadinanza piena, al contrasto a ogni forma di discriminazione, sia essa di origine etnica, di genere, di appartenenza religiosa o culturale, di orientamento sessuale. Ecco, crediamo che questi temi siano determinanti per la crescita civile ed economica delle città, e che molto possano fare i singoli Comuni per attuare interventi concreti”.
Quindi l’intervento di Sposetti. “La presenza del ministro Barbara Pollastrini e quella di Gianni Cuperlo, che ringrazio ha esordito contribuisce a rendere ancora più entusiasmante questa campagna elettorale. Con questa tornata elettorale centinaia di donne, con la loro presenza nelle liste elettorali, hanno contribuito in maniera determinante a dare una fisionomia diversa al Partito Democratico”.
“Anche nella nostra città ha proseguito - abbiamo cercato di dare voce a quel patrimonio di concretezza, di creatività, di impegno quotidiano a contatto con cittadine e cittadini, attraverso una significativa presenza di donne nelle due liste che sostengono la mia candidatura a sindaco. Donne che si occupano ormai di tutti i settori e non soltanto di quelli tradizionalmente loro affidati, come il welfare o l'istruzione. Un segnale di innovazione e di cambiamento della politica”.
“Investire sulle donne non è dunque soltanto una questione di giustizia sociale o di genere ha detto ancora Sposetti - ma una necessità per una società moderna e dinamica. In altre città è già accaduto. Penso sia giunto il momento di assistere a qualcosa di diverso anche in questa chiusa realtà”.
“Portare la forza delle donne nel cuore della pubblica amministrazione significa anche portarvi una profonda cultura di laicità, di tolleranza, di diritti civili e di responsabilità. Laicità come autonomia della politica, garanzia di pluralismo delle concezioni religiose e morali, convivenza. Non c’è modernizzazione se non c’è la capacità di tenere il passo delle nuove domande civili, sociali ed etiche”.
Spazio quindi alle proposte concrete per il Comune di Viterbo. “Darò ha annunciato il candidato a sindaco del Pd - piena attuazione al bilancio di genere come strumento di innovazione istituzionale. Proporre un bilancio di genere nella nostra città non significa, infatti, soltanto considerare l’efficacia e l’efficienza dei servizi, ma vuol dire soprattutto introdurre nell’istituzione un punto di vista di genere che diventi consapevolmente persistente nei processi della politica amministrativa.
Attuerò il programma elettorale che è stato costruito, a partire dalla definizione di una città più a misura di bambini e di adolescenti, più inclusiva e ospitale verso le persone di nuova immigrazione, più attenta alla qualità dell’ambiente, ai servizi per gli anziani, perché nessuno sia lasciato solo, più capaci di riorganizzare i tempi di vita di uomini e donne”.
E ancora: “Farò mio l’appello che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto anche al ministro Pollastrini in occasione della recente festa dell’8 marzo. In quell’occasione Napolitano ha detto “ Serve intervenire presto con terapie efficaci in grado di colmare le disparità, gli squilibri tra uomini e donne”. Quindi:
nominerò nella giunta almeno il 50% di donne. Non penso di esagerare nel definire questa come una rivoluzione politica-istituzionale per la città.
sceglierò una donna per il ruolo di direttore generale. Lo farò per colmare lo squilibrio esistente anche nella nostra città a danno delle donne nei ruoli dirigenziali. Ritengo, inoltre, che una manager capace possa contribuire in maniera determinante a migliorare il processo decisionale del nostro Comune, dopo l’incerta, confusa e rissosa gestione di questi anni. Sono, infine, convinto che l’orientamento del nostro Comune verso l’esterno, dopo anni di chiusure, ne uscirebbe fortemente rafforzato.
Comitato Ugo Sposetti sindaco