Riceviamo e pubblichiamo
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Enrico Mezzetti
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- Uno sviluppo potrà dirsi tanto più sostenibile in quanto sappia basare la sua forza su un uso equilibrato delle risorse proprie del territorio. In questo senso credo che l’attenzione verso la vocazione agricola della Tuscia costituisca una grande opportunità.
Penso in particolare all’agricoltura biologica, che può accompagnare alla esaltazione della tipicità dei prodotti la garanzia della loro genuinità.
Nella Tuscia ci sono già più di mille aziende biologiche, per una estensione coltivata di 30.000 ettari.
E credo che anche l’amministrazione comunale di Viterbo, debba saper sostenere tali percorsi. Pensiamo a quanto si può fare ad esempio introducendo nelle mense scolastiche tali prodotti: ciò che sarebbe peraltro quasi una forma di risarcimento degli alunni e delle loro famiglie per quel che hanno subìto con la triste vicenda dell’appalto di refezione scolastica.
Invece di vincoli territoriali sulla localizzazione del centro di cottura, come è accaduto nel caso dell’appalto messo sotto inchiesta dalla magistratura, sarebbe opportuno che i bandi di gara per l’affidamento del servizio prevedessero l’uso esclusivo di cibi naturali. Si tratta di una scelta che oramai in diverse città d’Italia è consolidata e ben gradita dagli utenti.
Se poi intorno al consumo di cibi da agricoltura e allevamenti biologici si riuscisse a costruire una rete da estendere alle mense delle altre grandi strutture come l’ospedale, il Giovanni XXIII, le strutture sanitarie private, le caserme, allora sarebbe di tutto rilievo l’indotto economico e occupazionale che potrebbe generarsi.
E’ anche con le piccole scelte che si può sostenere un cambiamento degli stili di vita e dei consumi che stiano dentro all’idea di un diverso modello di sviluppo e di crescita economica. Quel che una volta si diceva con lo slogan pensare globalmente, agire localmente e di cui abbiamo oggi più che mai bisogno.
Enrico Mezzetti
Candidato sindaco de la Sinistra, l’Arcobaleno