Riceviamo e pubblichiamo
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- I segretari generali delle Categorie Provinciali di FILCEM CGIL Luigi Annesi e di FEMCA CISL Alessandro Pavani, dopo l’esito dell’incontro con il curatore fallimentare della Quadrifoglio, svolto il 12 marzo 2008, nel quale è stato chiesto di svolgere il confronto a livello della Regione Lazio, dichiarano quanto segue:
1) E’ stato necessario ed utile verificare con la Regione Lazio gli ammortizzatori sociali che sono ancora possibili utilizzare dopo il 31 maggio 2008, data della fine dell’anno di Cassa Integrazione per fallimento per le 380 lavoratrici della Ceramica Quadrifoglio;
2) I motivi che richiedono l’utilizzo della Cassa Integrazione Speciale, sono esclusivamente legati all’impossibilità di ricollocazione delle 380 dipendenti della Quadrifoglio in altri settori presenti nella provincia di Viterbo.
L’utilizzo della Cigs in questi anni di crisi ha permesso a circa 400 dipendenti del Gruppo Quadrifoglio di trovare occupazione in altri settori o andare in pensione per limiti di età.
Solo nel settore degli articoli igienico sanitari in questi anni è stato possibile assumere oltre 300 uomini del Gruppo Quadrifoglio che erano in cassa integrazione.
Ricordiamo che nei quattro stabilimenti Quadrifoglio, Primula, Cipa e Galles lavoravano circa 900 dipendenti di cui circa il 50% donne.
3) Gli impegni sottoscritti a gennaio del 2007 al ministero dell’Industria, per il rilancio del distretto industriale di Civita Castellana, non hanno dato ancora nessun risultato occupazionale concreto.
Peraltro sono scomparsi i 20 milioni di euro previsti nell’accordo nazionale, che dovevano essere investiti nel distretto industriale in nuove attività produttive, per dare alle lavoratrici espulse dalle ceramiche di stoviglierie nuova occupazione.
L’incontro svolto alla Regione Lazio il 26 Marzo 2008, a cui hanno partecipato il Curatore Fallimentare della Soc. Quadrifoglio Giovanni Cima, il Segr. Gen.le Prov.le FILCEM CGIL Luigi Annesi, il Segr. Gen.le Prov.le Alessandro Pavani, il delegato Quadrifoglio Cianchetti Giorgio, per Italia Lavoro Granone, per Progetto Lavoro il Dott. Massimo Cecchini, la riunione è stata presieduta da Agostino Loprevite, (responsabile dipartimento delle politiche del lavoro) ha dato il seguente risultato.
Sarà effettuato uno studio da parte del curatore fallimentare della Soc. Quadrifoglio, dell’età anagrafica e contributiva delle 380 dipendenti per valutare i periodi necessari per il raggiungimento della pensione.
La verifica degli anni necessari per la maturazione del diritto alla pensione è indispensabile per non far trovare scoperte, le decine di lavoratrici, che hanno superato i cinquant’anni di età, e che sicuramente non troveranno una nuova occupazione in altri settori e quindi non potranno andare in pensione se non dopo i sessant’anni d’età.
Le parti hanno concordato che si incontreranno nuovamente entro il mese di aprile 2008 per valutare quale sia l’ammortizzatore sociale più efficace per creare le condizioni di un impatto sociale il meno traumatico possibile per le 380 dipendenti rimaste ancora senza lavoro.
Nei prossimi giorni i sindacati di categoria svolgeranno, a Civita Castellana, un’assemblea di tutte le dipendenti per informarle dell’esito dell’incontro.
Il Segr.Gen.le Prov.le
FILCEM-CGIL
Annesi Luigi
Il Segr. Gen.le Prov.le
FEMCACISL
Alessandro Pavani