Riceviamo e pubblichiamo - Il popolo di Tarquinia è vittima di un caso di demagogia allo stato puro.
Pur di guadagnare consensi, il demagogo non esita a (far) promettere all'elettorato il soddisfacimento delle sue aspirazioni economiche e sociali, in realtà per conquistare, grazie al voto, il potere. Che non è detto venga poi esercitato nella direzione promessa.
Promesse elettorali tradite dall'amministrazione Mazzola con l'approvazione dell'aumento dell'addizionale comunale Irpef per l'anno 2008 che passa dallo 0,4 allo 0,5 per cento.
Un aumento che la macchina propagandistico-demagogica di Mazzola minimizza al solo 0,1% (vero se considerato in valore assoluto...) ma in realtà pari al 25% ovvero un quarto. In parole povere (anche loro!): un lavoratore che nel 2007 ha pagato 100 euro, per il 2008 ne pagherà, grazie all'amico in comune, 125. In nome della demagogia, al popolo non bisogna dare le notizie brutte, e se proprio è inevitabile bisogna usare la dovuta cautela.
Il demagogo, inoltre, non discute, afferma. Non dimostra, proclama. Se c'è un merito è il suo. Se c'è una colpa è degli altri.
Come nel caso della Multiservizi. Continua infatti la storia del "buco" milionario senza che chi di dovere si senta in dovere (la ripetizione è voluta...) di giustificare le dichiarazioni rilasciate da oltre un mese in un'intervista virgolettata apparsa sulla stampa.
Il 29 gennaio Mazzola dichiarava che al momento della sua elezione "... tra il passivo e i crediti vantati si superano i due milioni di euro". Ad oggi, dopo due mesi, il sedicente "amico in comune" non ha ancora il coraggio di dire quanto di quella cifra fosse il passivo e quanto i crediti vantati, ovvero somme anticipate dalla Multiservizi a fronte di un rimborso da parte di altro Ente.
Quale altro Ente non è dato saperlo, trincerandosi Mazzola dietro un silenzio al limite dell'omertà ma continuando a sbandierare cifre che possano giustificare lo scempio che si sta compiendo ai danni dei lavoratori e, a quanto sembra, si sta preparando alle spalle dei cittadini. Il tutto a palese dispetto delle promesse elettorali.
Su una cosa soltanto ci sentiamo di concordare con Mazzola: lasciandolo lavorare, non rimarremo delusi.
In effetti delusi lo siamo già! Da lui e da quelli come lui.
Roberto Tomassini
PdL-Alleanza Nazionale-Tarquinia