- Costruire nel rispetto dell’ambiente. “Linee guida per la promozione dell’edilizia sostenibile nei regolamenti edilizi e negli strumenti di governo del territorio” è il titolo del convegno che si terrà giovedì 3 aprile alle 9,30 nella sala conferenze di Palazzo Gentili.
“Uno strumento programmatico dice l’assessore all’Ambiente, Tolmino Piazzai che abbiamo dato mandato all’istituto nazionale di Bioarchitettura, per garantire una migliore qualità della vita ai suoi cittadini e rispondere alle esigenze di tutela del suo territorio”. All’appuntamento, organizzato da Provincia e l’Anci Lazio, i lavori saranno introdotti dai rispettivi presidenti, Alessandro Mazzoli e Francesco Chiucchiurlotto.
Nella prima parte del convegno Annalisa Laurenti e Carlo Marini illustreranno il documento redatto dalla sezione di Viterbo dell’Istituto nazionale di bioarchitettura. Nella seconda tranche di lavori, invece, Fabrizio Tucci, docente dell’Università La Sapienza di Roma, illustrerà il progetto vincitore del primo concorso di progettazione pubblico per la realizzazione di case bioclimatiche ad alta efficienza energetica, di cui è autore insieme all’architetto Thomas Herzog.
Seguiranno poi le relazioni di Maurizio Carlini, docente dell’Università della Tuscia, e di Demetrio Carini del dipartimento Territorio e Urbanistica della Regione Lazio.
Chiuderanno i lavori Filiberto Zaratti, assessore regionale all’Ambiente e il suo omologo della Provincia, Tolmino Piazzai.
“Le linee guida afferma Piazzai - intendono definire una serie di indicazioni che consentano la progettazione e la realizzazione di costruzioni che abbiano caratteristiche di ecosostenibiltà e biocompatibilità. Uno strumento che nasce dalla volontà della Provincia di Viterbo, di dare indicazioni per il miglioramento degli insediamenti, in funzione di quanto già previsto dalle norme di attuazione del Piano Territoriale Paesistico Generale recentemente approvato”.
L’edilizia rappresenta uno dei comparti produttivi a più alto impatto ambientale (utilizza infatti il 45% dell’energia prodotta e produce il 50% dell’inquinamento ed il 50% dei rifiuti), mentre i cittadini, ogni giorno, chiedono che lo sviluppo si indirizzi verso soluzioni più compatibili che rispettino anche l’aspetto sociale insieme a quello ambientale.
Una strategia urbana sostenibile può rappresentare dunque il punto di partenza per attivare un processo di cambiamento di un territorio. “Occorre ripensare l’architettura conclude Piazzai - attualizzandola perché sia testimonianza di questo rinnovato rapporto con l’uomo, la sua storia, le condizioni ambientali, economiche, sociali ed etiche”.