Riceviamo e pubblichiamo
- Ancora una volta sono costretto ad intervenire per chiarire a chi sogna di fare il sindaco di Viterbo le procedure che stavamo seguendo, in sintonia con i sindacati, per risolvere il problema degli arretrati dei dipendenti delle mense.
Ma prima di evidenziare i cavilli burocratici in mezzo ai quali si sta dipanando l’incresciosa situazione dei lavoratori, voglio sottolineare che l’interesse dell’amministrazione comunale per quanto riguarda questo particolare aspetto è andato ben al di là di quelli che sarebbero stati i propri compiti istituzionali.
Oltre a trasformare il contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, il Comune nell’ interesse degli operatori delle mense aveva chiesto e ottenuto dal giudice l’autorizzazione a trattenere le somme da corrispondere alla Euroservice per il servizio erogato al fine di salvaguardare con questa cifra le giuste spettanze dei lavoratori.
Su questi fondi, però, gravava un pignoramento effettuato da una ditta creditrice.
Pertanto, l’attuale situazione poteva essere sbloccata solo con l’intervento del giudice delle esecuzioni che doveva stabilire l’importo destinato alla ditta creditrice e quello ai lavoratori.
Appurato lo stallo, per non aggravare ulteriormente lo stato di difficoltà dei lavoratori, l’amministrazione si era attivata per cercare di rendere immediatamente disponibile la somma attraverso una transazione con la suddetta ditta.
Questa era la situazione al momento del termine della consigliatura. Invito pertanto l’aspirante sindaco Ugo Sposetti a non rallentare l’ottimo lavoro del commissario con inutili e strumentali sollecitazioni e di non prendere in giro i lavoratori delle mense raccogliendo le loro giuste lamentale solo per erigersi come paladino di cause che nemmeno conosce.
Gli consiglio, piuttosto, di documentarsi bene prima di fare ancora esternazioni fuori luogo. Sono sicuro che gli torneranno utili nella sua attività di consigliere di opposizione.
Giovanni Arena