Riceviamo e pubblichiamo - Continuano gli incontri del candidato a sindaco, Ugo Sposetti, coi cittadini di Viterbo. Oggi pomeriggio Sposetti ha voluto confrontarsi con Bagnaia, per ascoltare le problematiche di questa importante realtà cittadina e proporre i suoi programmi per la rinascita del paese e del suo tessuto storico, sociale ed economico.
Questo l’intervento di Ugo Sposetti:
«La campagna elettorale è entrata nel vivo. Come ho avuto modo di dire ieri in occasione della presenza a Viterbo del presidente del Senato, Franco Marini, in queste intense giornate stanno emergendo i caratteri originali e specifici di questa città. I cittadini nelle innumerevoli occasioni di incontro, stanno tracciando il quadro di una Viterbo in forte ritardo.
Alle amministrazioni che si sono succedute in questi anni, i viterbesi rimproverano di non avere realizzato le necessarie riforme strutturali, di non aver messo la città nelle condizioni di esprimere al meglio le proprie potenzialità, di non aver assicurato una politica di sviluppo adeguato alle nostra specificità locali. Un’amministrazione che non è riuscita a valorizzare quel comunitarismo localistico, intriso di buoni valori e di saggio solidarismo, che ha garantito la modernizzazione di molte città d’Italia.
A tale riguardo, vorrei soffermarmi su come, a cavallo tra le due guerre, il Comune di Viterbo e la classe dirigente di allora inserirono nel novero delle scelte e degli indirizzi politici dell’epoca, la necessità di raccogliere le istanze dei cittadini viterbesi in merito alla vicenda di Villa Lante. L’amministrazione si rese partecipe delle istanze dei cittadini viterbesi, interpretando in materia propositiva quel diffuso senso di appartenenza e di coesione sociale presente tra la popolazione.
Rileggendo i passaggi salienti della vicenda giudiziaria, riguardante la controversia tra la famiglia Lante e il Comune di Viterbo, emerge con evidente chiarezza lo scarto tra il sentimento dei cittadini verso “il loro gioiello”, e il trattamento che invece gli veniva riservato.
La passione con la quale l’avvocato Chiovenda argomentava la necessità di “consegnare” Villa Lante “al godimento della popolazione” è stata rimossa in questi anni dagli amministratori locali i quali non sono riusciti a mettere in sintonia questo straordinario parco del Rinascimento italiano con altre realtà culturali nazionali e internazionali.
Villa Lante, un patrimonio artistico di estrema rilevanza, un luogo vissuto da intere generazioni. Un’area caratterizzata da una diffusa vitalità storica e culturale, mortificata da un’amministrazione piegata su se stessa, sulle proprie contraddizioni.
Questa mattina, insieme a coloro che mi assistono in questa campagna elettorale, ho provato a giocare con Internet. Siamo andati sul principale motore di ricerca mondiale, Google, come farebbe qualsiasi turista che volesse visitare Villa Lante.
Ecco, digitando proprio “Villa Lante”, tra le prime dieci pagine trovate nessuna riesce ad esaltare le reali caratteristiche di questo patrimonio. Riproviamo digitando “Comune di Viterbo Villa Lante”. Ancora niente, nessuno dei siti che compaiono sono in grado di valorizzare la Villa come meriterebbe.
Ultimo tentativo: cerchiamo sul sito del Comune di Viterbo. E, sorpresa, al di là di una foto inserita all’interno delle immagini della città, su Villa Lante non esiste addirittura alcun documento. Giudicate voi se questa è promozione del territorio.
Tale rilevante aspetto dimostra la distanza tra l’istituzione e i cittadini di Bagnaia. Distanza resa in questi anni ancora più evidente dall’assenza dell’amministrazione in merito all’organizzazione di determinati servizi.
La soppressione delle circoscrizioni, prevista in recenti provvedimenti legislativi, impone una nuova ed efficiente gestione amministrativa. Ritengo sia necessario garantire a tutti i cittadini di Bagnaia lo stesso diritto di accesso ai beni e ai servizi pubblici, attraverso la creazione sportelli unici polifunzionali. Uffici unici di decentramento amministrativo a cui attribuire funzioni semplici o complesse:
Anagrafe e stato civile
Commercio ed edilizia
Urbanistica
Verde pubblico e decoro urbano
Polizia amministrativa e urbana
Scuola
Assistenza agli anziani e all’infanzia
Gli uffici amministrativi territoriali di prossimità funzioneranno come interlocutori stabili dei cittadini e delle imprese, svolgendo la funzione di primo contatto con il Comune e, allo stesso tempo, daranno le necessarie risposte. Questi sportelli permetteranno ai cittadini di riavvicinarsi all’ente, perché saranno in grado di raccogliere le loro esigenze.
Altro aspetto su cui ritengo necessario soffermarmi, anche in seguito alle sollecitazioni che mi avete rivolto, riguarda la valorizzazione e riqualificazione di Bagnaia.
Le principali città italiane e della nostra Regione hanno messo in cantiere negli ultimi anni miliardi di investimenti pubblici e privati, per finanziare interventi di recupero e valorizzazione dei centri storici e di risanamento delle aree periferiche.
Attraverso questi investimenti, i Comuni hanno spostato l’attenzione - rispetto ai tradizionali interventi di riqualificazione - dagli immobili e dalla singola opera alle reti di infrastrutture e al contesto urbano, ridisegnando parti importanti del territorio attraverso l’integrazione di risorse economiche pubbliche con quelle private. La valorizzazione delle aree periferiche è un tema di fondamentale importanza anche per la città di Viterbo, che negli ultimi anni non ha saputo definire programmi e progetti.
Il processo di espansione edilizia che caratterizza la nostra città ha portato, infatti, alla trasformazione di molte aree. Ci troviamo oggi di fronte ad una sfida che richiede di coniugare un’eredità architettonica con quartieri costruiti in fretta e un patrimonio abitativo che ha bisogno di manutenzione e riqualificazione.
Dobbiamo riqualificare le proprietà comunali (Palazzo comunale, palazzo in piazza XX settembre, l’ex mattatoio, la scuola media), valorizzare il centro storico, rilanciare il turismo anche attraverso l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali, migliorare e razionalizzare la viabilità urbana e rurale.
Dobbiamo, cioè, restituire dignità a una realtà che può diventare la vetrina della città.
Bagnaia, come Viterbo, meritano un futuro diverso. Questo ci stanno chiedendo i cittadini, questo è l’impegno che, insieme, dobbiamo mantenere».
Comitato Ugo Sposetti sindaco