- La tabella di marcia: ad aprile la conferenza dei servizi, a settembre il via ai lavori, nel 2009 l’inaugurazione. Variante al centro abitato di Grotte S. Stefano, ieri la presentazione del progetto definitivo nella sala della Pro Loco, alla presenza del presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Rizzello, il capogruppo del Pd in consiglio regionale Giuseppe Parroncini, il consigliere provinciale del Pd Franco Sabatini del quale tutti hanno riconosciuto l’impegno e lo stimolo verso la Regione e palazzo Gentili - e il dirigente del settore Lavori pubblici della Provincia, Giancarlo Stoppacciaro.
“Con il progetto definitivo dice Rizzello poniamo la prima pietra virtuale dell’opera, fondamentale per la viabilità e la vivibilità di Grotte S. Stefano. Una zona che attualmente subisce il passaggio di centinaia di mezzi pesanti, con i conseguenti rischi per i cittadini, anche in considerazione delle caratteristiche della strada. Impensabile continuare così”.
Ecco come sarà la variante. In pratica, un raccordo con la Grottana che si ricongiunge alla Valle del Vezza. Chi arriva da Viterbo troverà l’innesto tramite una rotatoria, studiata in modo da consentire un passaggio agevole proprio a quei mezzi pesanti che ora transitano tra una casa e l’altra. In uscita, invece, non sarà necessaria: l’innesto sarà diretto. “La nuova opera continua Rizzello non intralcerà neanche le eventuali espansioni: siamo infatti partiti dal piano regolatore del Comune di Viterbo, che prevede la possibilità di estendere il centro abitato, guardando così non solo al problema dell’oggi, ma anche a quelli del domani”.
Il tracciato non sarà dunque rettilineo, proprio per evitare la crescita del territorio. Ma anche per una questione di sicurezza: non invoglierà a spingere sull’acceleratore. Inoltre la ferrovia, che costeggia la Grottana, verrà attraversata dalla variante tramite un cavalcavia, nel punto migliore possibile e nella maniera meno impattante possibile.
Centinaia di mezzi pesanti al giorno a transitare a ridosso delle abitazioni: per il presidente Mazzoli l’imperativo è stato togliere ai cittadini questo problema. “Abbiamo lavorato sodo spiega utilizzando il tempo necessario, perché non è che per stabilire il percorso si possa tracciare una linea a caso: sono stati studiati tutti i problemi, cercando di trovare sempre la soluzione migliore. L’opera affronta un tema sul quale le sollecitazioni da parte di tutta Grotte S. Stefano sono state sempre forti, e sulle quali ci eravamo impegnati fin da subito a rispondere. E’ la dimostrazione che noi le promesse le manteniamo. Poi entrerà in gioco anche il fattore aeroporto: la realizzazione della variante ci consente di continuare a programmare, salvaguardando e migliorando le caratteristiche sul fronte dell’economia e del lavoro di questo territorio”.
Il finanziamento di 2 milioni e 250mila euro arriva dalla Regione Lazio e si inserisce in una visione di sviluppo più ampia. “Della variante continua Parroncini si parla da tanto tempo. E la risposta è arrivata. Ma ricordo anche i fondi stanziati per la trasversale Orte Civitavecchia, quelli per lo studio dell’interramento della ferrovia a Viterbo, gli altri per la realizzazione del casello autostradale. Ecco: la Regione Lazio ha una visione strategica dello sviluppo complessivo del nostro territorio e sarà sempre disponibile. Ma chi ha insistito per questa opera, lo ha fatto guardando lontano”.
Variante e non solo. “Certamente conclude Rizzello non ci limitiamo a questo: nei prossimi giorni, grazie a uno stanziamento di 30.000 euro, provvederemo all’asfaltatura dei tratti più degradati all’interno del centro abitato, quindi ci attiveremo per la messa in sicurezza della strada da Grotte S. Stefano alla Teverina”.