Riceviamo e pubblichiamo - Le campagne elettorali con eccessiva frequenza, purtroppo, fanno trascendere i diretti interessati in affermazioni pseudo programmatiche prive di senso.
Faccio riferimento all’articolo a firma del candidato sindaco del PD, Sposetti, quando enuncia che, se sarà lui a ricoprire la carica di sindaco, il 50% dell’esecutivo sarà costituito da donne e quando, evidentemente ritenendo indispensabile la figura di un direttore generale, dice che anche questa sarà ricoperta da una donna, ma allora perché lui si è candidato, sposando tale logica il sindaco dovrebbe essere donna e ancora considerare la donna al pari di una specie protetta suona, sicuramente, offensivo.
Ebbene, tal tipo di affermazioni fanno emergere un retaggio culturale retrogrado che cela in chi le propone una mentalità che ancora vede contrapposta la donna contro l’uomo.
Nella nostra società sono nettamente superate, sempre mai che siano esistite, tali contrapposizioni, ognuno può e deve ricoprire i ruoli più congeniali alla persona, indipendentemente dal sesso.
Ma, al di là delle sopramenzionate considerazioni, rimaniamo perplessi quando si dà per scontato che per amministrare il Comune di Viterbo, si debba assolutamente ricorrere a un direttore generale.
Si, è vero, tutto può essere utile, ma se chi si propone a sindaco ritiene di avere le capacità e altrettanto ritiene che il suo compito primario sia quello di amministrare il Comune di Viterbo, di tale figura se ne può, sicuramente, farne a meno con grande soddisfazione per il portafoglio del cittadino.
Noi riteniamo che, per rendere ancora più efficiente la macchina amministrativa, si debba porre attenzione alle figure presenti all’interno dell’Amministrazione, impiegati, funzionari e dirigenti, valorizzando le specifiche professionalità, prevedendo adeguate incentivazioni.
Consigliere al Comune di Viterbo 1999/2004 2004/2008
Bernardino Porciani
Candidato al Consiglio Comunale nel Pdl