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Walter Veltroni saluta la folla
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Marino, Fioroni, Veltroni, Marrazzo e Sposetti
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Piazza del Comune piena per Veltroni
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Veltroni abbraccia Sposetti
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- Parte l'Inno d'Italia sulle ultime parole di Walter Veltroni e la piazza esplode.
Cantano tutti e il segretario nazionale del Pd si lascia trascinare.
Un comizio che si chiude poco prima delle 18. In un'ora il leader del Pd ha toccato tanti temi senza tralasciare la città dei papi. A lui cara per aver dato i natali all'amico, defunto, Petroselli.
"Vengo spesso a Viterbo - ricorda Veltroni - a trovare il mio amico Petroselli, che fu sindaco di Roma. Un uomo che ricordo per l'alta visione della politica. Uno di quelli che non si risparmiava mai".
Non dimentica ovviamente il candidato sindaco del Pd Ugo Sposetti. "La sua - dice - è una candidatura prestigiosa per il governo di questa città. Una città basata sul turismo e le piccole imprese".
E torna al suo programma elettorale: "Io quelli degli altri - dice - li leggo e non li strappo". E sottolinea i punti chiave: i precari, salario minimo, diminuire la burocrazia.
Poi un avvertimento. "La mafia non deve votare per noi. Succhia il sangue al paese. Stia lontana".
Veltroni sul palco di piazza del Plebiscito è sicuro e rassicura: "Gli elettori indecisi si stanno avvicinando al Pd".
Come dire "Yes, we can".
Riceviamo e pubblichiamo - «Ugo è la persona adatta per guidare questa città». Così Walter Veltroni ha salutato il candidato a sindaco di Viterbo, Ugo Sposetti, in una piazza del Comune gremita come non si vedeva da anni. Circa 4.000, infatti, i cittadini accorsi in occasione del tour elettorale di Veltroni.
Di seguito, l’intervento integrale del candidato a sindaco Ugo Sposetti:
«La mobilitazione di queste settimane, la presenza così massiccia di tutti voi dice più di ogni parola. Ma non è solo la dimensione organizzativa a dirci che sta accadendo qualcosa di straordinario.
Sono soprattutto le ragioni politiche per cui il Partito Democratico è nato a rendere evidente quanto questo progetto sta cambiando la politica italiana. Al centro di questa campagna elettorale abbiamo messo l’Italia con le sue domande e le sue aspettative.
In questo straordinario viaggio, Walter Veltroni grazie al suo impegno e alla sua passione, sta incontrando faccia a faccia le donne e gli uomini del nostro Paese.
Ascolta. Trasmette le nostre proposte per cambiare e per governare l’Italia. La politica ha ricevuto una scossa. Questa straordinaria novità si sta misurando anche con i mali antichi di questa città.
Stiamo cercando con passione di rimuovere le incrostazioni che la destra ha contributo a diffondere in questi anni di malgoverno locale. Noi ci siamo presentati con un progetto politico forte .
Abbiamo indicato le proposte migliori per garantire sviluppo e crescita. La città di Viterbo ha bisogno infatti di istituzioni solide e di una politica forte.
Le sfide del presente lo richiedono. Una comunità non sta insieme se non ha un progetto. Non sta insieme se non ha un’idea del futuro. Non sta insieme se chi amministra non è in grado di legare la quotidianità con i continui cambiamenti.
Per troppi anni molti cittadini di questa città si sono rivolti alla destra per avere risposte. Quella destra che oggi è in uno stato confusionale. Una destra che non sa più cosa proporre.
Una destra che non ha saputo interpretare e delineare orientamenti e linee di azione capaci di realizzare gli interessi e il benessere di Viterbo. La città discute e si interroga da due settimane sulle nostre proposte. Siamo dentro la città. In mezzo alla gente.
Sentiamo crescere il desiderio e la voglia di cambiare. Questa volontà l’ abbiamo tradotta in una proposta di governo. Una proposta definita per una città capace di rimuovere mali antichi e vecchie incrostazioni. Una città che torna a pensare e a creare. Che favorisce un’idea di impresa, di innovazione. Una città più aperta. Capace di favorire la mobilità. Proiettata verso l’Europa.
Una città ospitale nei confronti di chi è venuto a cercare una vita più dignitosa. Una città che sappia stipulare un patto con i giovani che tenga conto delle loro straordinarie risorse capacità e volontà. Una città che ama la sua terra. Una città capace di valorizzare i prodotti agricoli di qualità che ogni giorno vengono distribuiti nei migliori mercati italiani .
Una città che indica politiche a tutela del lavoro o, come ripeteva Bruno Trentin: “ politiche che ridanno libertà e dignità al lavoro , scongiurando, attraverso la conoscenza, quella grave frattura fra chi sa e chi non sa”.
Una città che sa stimolare alleanze. Che sa fare scelte. Con una visione dinamica del territorio. Che difende l’ambiente e le sue vocazioni.
Al centro della nostra sfida ci sono le ragazze e i ragazzi a cui vogliamo offrire una città aperta alle opportunità e fiduciosa nel futuro. Questi i temi con i quali abbiamo scelto di dialogare con tutti, senza pregiudizi. Anche a Viterbo, come nel resto del Paese, l’obiettivo è stare ed essere parte dell’innovazione sociale e culturale.
In questa entusiasmante avventura ho messo a disposizione la mia esperienza nelle istituzioni. La mia esperienza politica. Un bagaglio di conoscenze che ho avuto il privilegio di accumulare in questi anni partendo da questa città. Vengo da una tradizione politica e amministrativa che muove dal concreto. Sento forte il gusto delle cose realizzate . Non amo, non apprezzo i proclami.
Ho ricevuto molto da questa provincia e da questa città. Una città a cui è legato indissolubilmente uno straordinario personaggio che sento il dovere di ricordare. Luigi Petroselli. Instancabile dirigente. Infaticabile animatore del dibattito e dell’impegno politico. Indimenticabile sindaco di Roma.
Un uomo che ha speso i suoi valori e la sua passione al servizio dei cittadini. Quel suo non perdere mai il contatto con i cittadini e la città è stato più volte ricordato da Walter Veltroni durante la sua esperienza da Sindaco di Roma.
Walter è riuscito ad esaltare la capacità e la volontà di Roma di rinnovarsi, di aprirsi di mettersi in relazione con proposte nuove e orizzonti differenti. Grazie all’impegno di Walter Veltroni oggi Roma è una città Europea, solare, vitale, ammirata per la sua ricchezza culturale.
Io penso davvero che noi stiamo facendo la migliore campagna elettorale per un’Italia che ha davanti a sé una fase assai complicata del suo futuro. Di tutto questo, caro Walter, tu porti il merito maggiore. Nel Paese e in questa città ci stiamo impegnando per creare un tessuto istituzionale e politico più saldo e condiviso, un senso più alto della comunità nazionale. Abbiamo seminato molto. Ne sono convinto.
Ora dobbiamo raccogliere i frutti di questo intenso lavoro con convinzione, con passione e generosità. In questa città sento, sentiamo forte il disagio, l’amarezza di tante e di tanti e soprattutto di coloro che per ben tre volte hanno eletto un Sindaco espressione della destra. Hanno creduto alle loro promesse.
Oggi si ritrovano una città abbandonata . Come si fa ad abbandonare una città così bella? In questi dieci giorni dobbiamo essere in grado di trasformare la delusione , l’amarezza dei viterbesi in una scelta nuova. Dobbiamo aiutarli a cambiare .
Sono convinto che ce la faremo. Per noi, per l’Italia, per Viterbo.
Comitato Ugo Sposetti sindaco