- C’è uno strumento che disciplina come usare e tutelare il paesaggio, indicandone allo stesso tempo anche le azioni necessarie alla conservazione, la valorizzazione, il ripristino. E’ il Piano territoriale paesaggistico regionale, presentato ieri mattina nella sala conferenze di palazzo Gentili alla presenza del direttore del dipartimento regionale Territorio, Daniele Iacovone, del capo segreteria dell’assessorato regionale all’Urbanistica, Francesco Pieroni, e dell’assessore alla Pianificazione territoriale della Provincia, Angelo Cappelli.
A seguire l’illustrazione del piano oltre 250 persone tra sindaci, Corpo forestale, tecnici comunali e privati. Un lavoro che si pone come scopo quello di definire prescrizioni di tutela e uso dei beni paesaggistici, con criteri omogenei per tutto il territorio regionale.
Il piano andrà quindi a sostituire i 29 già esistenti, evitando così il problema della frammentazione. Dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale del Lazio, entrerà però in vigore solo in regime di salvaguardia, sovrapponendosi agli altri già in essere. Dopodichè, associazioni e cittadini potranno presentare osservazioni ai Comuni fino al 14 maggio, mentre le pubbliche amministrazioni avranno tempo fino a luglio.
Tra gli obiettivi, c’è anche quello di dare la possibilità di individuare azioni per il recupero di paesaggi degradati o valorizzare quelli di pregio come i parchi archeologici e culturali.
Entro il mese di marzo, con il coordinamento della Provincia, verranno organizzati incontri nei cinque ambiti distrettuali, per aree omogenee, dove i sindaci e i tecnici potranno entrare nel dettaglio delle problematiche per discuterle e valutarle insieme ai responsabili regionali, nello spirito di sussidiarietà e di coordinamento.
“Oggi dice l’assessore alla Pianificazione territoriale, Angelo Cappelli l’elevata partecipazione all’incontro con la direzione regionale Urbanistica sta a testimoniare la grande valenza di questa tematica per lo sviluppo del nostro territorio, sempre nel rispetto dell’ambiente, nostra primaria ricchezza. Siamo in attesa che entro il mese di marzo venga pubblicato il Piano territoriale provinciale generale, che consentirà all’amministrazione con tutti gli enti locali di decidere insieme attraverso la delega all’Urbanistica di definire la nuova strategia di sviluppo della nostra provincia”.
“I Comuni avranno tre anni di tempo per adeguare i propri strumenti urbanistici al piano provinciale, approvando il loro in conferenza di copianificazione con la Provincia”.