L’assessorato alla Cultura rende omaggio alla donna.
“Le donne nelle opere di autori dell’arte moderna e contemporanea italiana”, questo il titolo della mostra che dall’8 al 18 marzo sarà allestita nella sala Anselmi della Provincia di Viterbo.
“E’ una collettiva a tema spiega l’assessore alla Cultura Renzo Trappolini dedicata alla donna in occasione del centenario della festa dell’8 marzo. Sono davvero soddisfatto di questa mostra perché così tanti nomi prestigiosi e opere di così alta qualità, probabilmente a Viterbo non si erano mai visti insieme”.
Spiccano, tra le opere presenti i nomi di alcuni dei “mostri sacri” della storia dell’arte italiana: Guttuso, Vangelli, Omiccioli, Calabria e Attardi. Ci sono anche prestigiosi prestiti delle opere di Aligi Sassu, Giuseppe Migneco e Salvatore Fiume. Tra gli altri non si possono non menzionare Chia, Pizzi Cannella, Galliani, oggi considerati tra i migliori italiani al mondo. Non mancano ovviamente i grandi rappresentanti del Viterbese come Paternesi, Vincenti e Rocchi.
Il tema è dell’allestimento è quindi “La Donna”, nel suo complesso e nella sua complessità. “Per l’occasione la sala Anselmi continua l’assessore - sarà allestita e personalizzata, con qualche intervento di piccolo restauro. La sala diventerà quindi uno scrigno di opere eccellenti dell’arte moderna e contemporanea”.
“Le opere presenti sono tutte originali e arrivano da collezioni private. Si tratta di nomi eccellenti dice ancora Trappolini - che abbiamo messo insieme per fare un omaggio alla donna nel centenario della festa a lei dedicata”.
Grande apprezzamento per l’iniziativa promossa dall’assessorato alla Cultura è stato espresso dalla consigliera di Parità della Daniela Bizzarri. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.30. La domenica dalle10.30 alle 19.30.
Il coordinamento e la realizzazione sono di Gif Servizi&Creatività, in collaborazione con la galleria d’arte moderna e contemporanea Magicarte di Viterbo, che ha curato gli aspetti tecnici e scientifici.