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Gabbianelli
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- Gigli propone, ma Gabbianelli non dispone. Anzi non raccoglie proprio la provocazione del consigliere Udc, disposto a non candidarsi alle comunali, se anche l’ex sindaco facesse lo stesso. Risolvendo un problema di natura personale.
Per Gabbianelli la proposta è irricevibile. Perché non ci sono problemi di natura personale, ma solo politica.
“Sarebbe solo un modo di svilire il problema osserva l’ex primo cittadino - io non ho mai fatto un discorso di natura personale. Ho solo detto che apparentamenti si fanno solo a certe condizioni.
Ma è un ragionamento politico. Se avessi problemi di natura personale, questi non influenzerebbero le scelte”.
Lei ha comunque dichiarato che non ce l’ha con tutto l’Udc, ma con una parte. “Certo prosegue con quella che ha creato problemi durante l’amministrazione. Quando ci si presenta insieme è così.
Io poi mi sono rifatto anche a quanto avviene a livello nazionale. E in ogni caso, la decisione non spetta a me, piuttosto agli organi di partito deputati a decidere”.
L’Udc teme che senza apparentarsi, c’è il rischio di consegnare il Comune alla sinistra. Il Pdl potrebbe non avere voti a sufficienza per farcela.
“E come mai se ne preoccupano si domanda Gabbianelli altrove non è successo. Ieri si sono riuniti consiglieri comunali e assessori. Mi sembra che l’unanimità siano contro l’accordo. Poi sento la gente in città. Dicono che in caso d’accordo, voterebbero a sinistra”.
Un’unione difficile da capire, per Gabbianelli.
“Io ho rispetto per chi vuole avere una propria connotazione, ma non si comprenderebbe prosegue come mai Casini sparla di Fini poi a Viterbo si va tutti d’accordo.
Durante l’amministrazione da me diretta ci sono stati problemi, ora tutto dimenticato e si corre insieme. Si comprometterebbe il governo della città.
Con il Pdl da solo i voti aumenteranno”.