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Aeroporto - Interviene Guido Scapigliati
"Sarà il mercato a far venire Ryanair a Viterbo"
Viterbo - 18 settembre 2008 - ore 19,00

Riceviamo e pubblichiamo - Dal “fronte” dell’aeroporto giungono segnali incoraggianti e, seppur con ritmo piuttosto tranquillo, la schedula delle attività prevista dal piano del progetto aeroporto, ha piena attuazione.

Le ultime notizie, infatti, in merito alla firma di accordi tra Enac e ADR e la predisposizione di una cabina di regia o Program Management Office che dir si voglia, sono oltre modo confortanti. Ciò nonostante, tra le genti di Tuscia, serpeggia ancora una certa incredulità mista ad un proverbiale ed autolesionistico scetticismo. Probabilmente le dichiarazioni, strumentali e a dir poco ridicole, dei manager Ryanair a cui la stampa da ampio risalto, contribuiscono, e non poco, ad alimentare questo clima.

Ai bene informati, e non solo a quelli, è nota la ritrosia di Ryanair nel voler lasciare lo scalo di Ciampino. In tal senso, infatti, le ultime vicende in tema di ricorsi al Tar e pronunciamenti del Consiglio di Stato ne costituiscono una conferma. D’altra parte, le interviste rilasciate alla trasmissione Report e le più recenti esternazioni del responsabile commerciale della nota compagnia di Dublino, non lascerebbero adito a dubbi. Ma chi è il “padrone” del vapore ? Rayanair o il libero mercato ?
Ora, è del tutto evidente che, il “decollo” dello scalo aereo viterbese potrà avvenire, nell’immediato futuro, solo con una considerevole riduzione del numero di voli, ad oggi, gestiti da Ciampino.

Se questa considerazione è vera quando si ha a che fare con un “monopolista” dei voli low cost, non lo è più quando altri competitors sono pronti a cogliere le opportunità che altri vorrebbero si cogliere, ma il più tardi possibile.

In altre parole, sarà la forza del libero mercato e della concorrenza, a spingere Ryanair ad accelerare, e il prima possibile, l’adeguamento delle proprie rotte per raggiungere Roma, il cui scalo di arrivo sarà Viterbo e non Ciampino. Certo è che il legislatore potrà solo facilitare l’avvio di questo processo con opportuni decreti et similia. Diversamente, nel caso in cui Mr. O’Leary tentennasse più del dovuto nell’adeguarsi, altri saprebbero, e molto velocemente, approfittarne.

Quindi, a Dublino si dispongano a “volare bassi !”. Il monopolio non è consentito e proprio per questo sanzionato dal Parlamento Europeo. D’altra parte a Viterbo nessuno si strapperà i capelli se i cieli della Tuscia non saranno solcati dagli aerei irlandesi.

Libero mercato e concorrenza saranno quindi i nuovi attivissimi collaboratori del Comitato, ultimi nella copiosa lista degli iscritti, ma non per questo meno preziosi.
Guido Scapigliati

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