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Viterbo - Santa Rosa - Francesco Micheli interviene sulla gestione del sodalizio
"Trasparenza anche per i facchini"
2 settembre 2008 - ore 17,30

Riceviamo e pubblichiamo - Egregio direttore,

perché durante santa rosa le istituzioni viterbesi e i cittadini stessi presi da un mistico torpore non osservano la realtà?

Come è possibile che i facchini possano gestire affari da decine di migliaia di euro (mi riferisco in particolare alle cene in piazza e alla gestione delle tribune per la città) senza dichiarare a chi andranno i soldi e a quanto ammontino le spese?

Le cifre di cui si parla sono importanti e sarebbe gradito da parte dei facchini un chiarimento sul destinatario e non un generico "Il ricavato della vendita dei biglietti, detratte le spese, sarà devoluto in opere di beneficenza," come si può leggere sul sito del sodalizio oppure un ancor più generico "aiutaci ad aiutare" alle cene in piazza.

Non è  dubitare della loro buona fede ma una questione di trasparenza; le altre associazioni di beneficienza (cattoliche,di altre religioni o laiche) che raccolgono fondi non fanno così e di certo non godono della notorietà del sodalizio.

Non scrivo da persona avversa ai facchini ma un codice di comportamento va osservato da tutti e credo che la protagonisti della festa debbano essere la santa e la religiosità popolare, non il sodalizio che forse approfittando un po' dell'affetto dei viterbesi raccoglie soldi senza fornire informazioni e deturpa le mura con tubi d'acciaio per costruire l'impalcatura della macchina senza che nessun viterbese protesti.

Francesco Micheli

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