Riceviamo e pubblichiamo - Ciò che è accaduto allo stand della Festa Democratica del P.D. di Civita Castellana è grave.
Cercare di appiccare il fuoco ad un tendone dove donne, uomini, anziani, giovani e bambini si stanno ritrovando per mangiare insieme e ritrovarsi con spensieratezza dopo un giorno di lavoro e di attività, come ho fatto io stesso proprio ieri sera, è assai grave.
Per questo non può mancare la vicinanza e la solidarietà agli amici e compagni di Civita, unite all’apprezzamento per l’impegno e lo sforzo profuso nell’organizzazione di una festa bella e ben fatta come quella che si sta svolgendo in questi giorni.
Sarebbe tuttavia un errore ingigantire un fatto che – a quanto mi si riferisce – pare più imputabile ad una bravata, a un atto vandalico stupido, che ad un gesto di un qualche significato politico.
Saggiamente e prudentemente i dirigenti del P.D. civitonici hanno preferito tenere un atteggiamento sotto le righe e riprendere piuttosto a lavorare da subito per non interrompere il clima di festa presente fino a ieri in città.
La Festa del P.D. – come ha ricordato nel dibattito d’inaugurazione il suo responsabile e principale organizzatore Ettore Muffo – si connota, nel solco della tradizione della locale Festa dell’Unità, come luogo di incontro, di discussione e confronto, non solo all’interno del nostro partito, ma anche con quanti militano e credono nella parte a noi avversaria del centrodestra.
Soffiando sul fuoco della divisione ideologica quando non serve si rischia di tradire lo spirito di questa grande e, ripeto, bella iniziativa e dello stesso Partito Democratico.
Angelo Allegrini
Il coordinatore provinciale Pd
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